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Dopo la musica a maxi-volume, la petizione

Piazza Grande a Giubiasco deve vivere e continuare a vivere, tuttavia per aggregare e socializzare non occorre eccedere con musica ad alto volume. I residenti nel vicinato non vanno turbati ma vanno protetti dall'autorità per un bisogno di quiete notturna. Le feste vanno gestite con moderazione del volume della musica e dei canti. Il DT indica che “per le valutazioni delle immissioni foniche causate da manifestazioni di questo genere, vanno considerati sia la protezione del pubblico che assiste alla manifestazione, sia il rumore verso il vicinato e rileva che chi è esposto a livelli elevati d'inquinamento fonico può manifestare effetti negativi sul benessere e sullo stato della salute e che l’esposizione a rumori molesti causa il rilascio di ormoni da stress che ci rendono più reattivi, provocando un aumento della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca, disturbi del sonno, come pure la difficoltà di concentrazione o l’aumento del rischio di depressione”. Per l’evento dello scorso mese di maggio l’autorità ha disposto musica di sottofondo dalle ore 23 per non ledere la salute delle persone residenti nel vicinato. Ciò nonostante fino oltre la mezzanotte si è continuato con musica ad alto volume e le richieste d’intervento a polcom per la moderazione della turbativa e per il monitoraggio dei valori delle immissioni foniche non hanno portato risultati soddisfacenti mancando le rilevazioni fonometriche dovute quale prova. Con una petizione si chiede un’inchiesta amministrativa per accertare quanto è avvenuto; che per le future autorizzazioni per analoghe manifestazioni s’impone una decisione del Municipio munita dei mezzi e dei termini di ricorso e pubblicata all’albo comunale. Inoltre si chiede se il Municipio intende conferire un mandato esterno per mappare il livello d’immissione fonica nel quartiere.

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