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La festa dei lavoratori o dei sindacalisti?

Premessa: ho 67 anni, artigiano da sempre, ho partecipato a decine e decine di "feste del lavoratore", sciopero delle Officine Ffs, ma da anni ho detto basta.
Basta alla retorica, basta all'ipocrisia di sedicenti sindacalisti da 8/10’000 franchi al mese (non faccio i nomi...) che vogliono il solito momento di celebrità (Tv e media) e basta a una certa sinistra che sinistra non è più da tempo ma che, di fatto, si è scollata completamente dal cosiddetto "mondo operaio". Vedi il continuo e incontestabile declino elettorale.
Una sinistra, Ps per essere precisi, che di fronte a una situazione in Ticino quasi drammatica per molti lavoratori, nel Palazzo delle Orsoline, da tre settimane picchia i piedi per un posto in più nelle commissioni?
Ma dai, siamo seri! Oltre che a uscire sconfitti dalle cantonali (assieme ad altri sia chiaro, in primis la Lega) ora vi perdete in emendamenti per avere un posto in più nelle commissioni del Parlamento?
Un po’ più di umiltà non guasterebbe. La frustrazione per le continue sconfitte non la si placa trovando avversari dappertutto, soprattutto nei "piccoli partiti". Che miseria politica!
Nella Biasca di trentacinque anni fa si parlava di "Rosso antico, Rosso primavera", ora non è rimasto che un rosa sbiadito e noioso...
Poi però il 1° maggio si cambia abito e si diventa barricaderi perché così vuole la tradizione. La forma la conosciamo ed è anche un po’ stantia, ma la sostanza "compagni"?
Ah già, la sostanza...

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