laR+ Lettere dei lettori

La sinistra ticinese s’è persa

Le elezioni di aprile 2023 si avvicinano e la confusione a sinistra aumenta. Mi spiego, la cosiddetta sinistra ticinese si presenta con ben sei (leggasi sei!) formazioni politiche in un Cantone di ca. 340mila abitanti e mai così mal ridotto economicamente e socialmente, checché ne dicano i Consiglieri di Stato. Complimenti! Ps, Mps, Avanti, Pop, Pc e Forum Alternativo sono infatti le svariate sfumature di una sinistra che, diciamolo, è sempre meno credibile e sempre più animata da personalismi. Che dire ad esempio del "Forum Alternativo" di Franco Cavalli che per quattro anni ha sparato praticamente a zero contro il Ps e che ora, improvvisamente, lo sostiene in vista di aprile? Cavalli avrà le sue buone ragioni, suppongo... Altro che criticare le altre liste minori, guardate in casa vostra, "compagni" belli comodi. Non che a destra stiano molto meglio intendiamoci, infatti ci troviamo di fronte a una lista unica Lega-Udc, dove i primi approvano i Preventivi del Cantone mentre gli altri li bocciano (????). Ma stanno prendendo in giro? Ma tornando alla "sinistra" ticinese, questa non è semplicemente più affidabile poiché i soliti soloni della stessa sono tutta gente che non ha assolutamente nessun problema economico (risparmiateci i nomi...) per cui non riesce più a identificarsi con il ceto medio/basso o basso, una volta vero e sicuro bacino di voti del Partito Socialista in primis. Non occorrono i pareri dei politologi (aria fritta), il trend europeo è questo e la Svizzera ed il Ticino non sfuggiranno a questa realtà! In Francia i socialisti sono spariti in pochi anni (dal 29 al 4%!) in Italia abbiamo visto Letta che fine ha fatto e qui sarà la stessa cosa, non si scappa! La cosiddetta "gauche-caviar" ha finito il suo tempo anche in Svizzera (vedi a livello federale) e il Ticino non sfuggirà a questa tendenza. Ho 66 anni, per 42 anni ho messo la tuta blu per cui... fateci il piacere! Vengo da una famiglia di scalpellini, mio nonno, Gaspero Tozzi, ha messo in piedi una cava, tra Bodio e Giornico, negli anni Trenta e ha dato lavoro a 25 persone per circa vent’anni e non è di certo diventato ricco. Mio padre era scalpellino e lavorava per mio nonno. Non prendo quindi lezioni "sociali" da presunti socialdemocraticiliberal che da anni siedono tranquillamente dietro le comode scrivanie dello Stato a 120’000 franchi all’anno e oltre! Giorgio Gaberscik, in arte Gaber, cantava già venti anni fa: "... ma cos’è la destra, cos’è la sinistra?". Appunto!

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE