laR+ Lettere dei lettori

La scuola è di tutti

Egregio sig. Rezzonico,

la ringrazio per aver compreso in buona fede il senso delle parole da me espresse in Gran Consiglio a proposito della triste vicenda che ha coinvolto un ex docente ed ex direttore di scuola media (cfr. laRegione del 29 ottobre). Come hanno riportato anche i media (cfr. laRegione e CdT del 18 ottobre), la condanna che lei mi chiede di esprimere è la prima cosa che ho fatto davanti al Parlamento quando si è trattato di questo caso, parlando di fatti gravi, inqualificabili e inaccettabili da qualsiasi punto di vista, giudizio che del resto avevo già esternato durante una conferenza stampa a fine settembre.

Quanto invece a quello che lei chiama "disastro della mia scuola", mi permetto solo di segnalarle che tutti i cambiamenti apportati alla scuola negli ultimi anni che hanno avuto luce verde hanno avuto il sostegno del Parlamento, compreso quello del suo partito di riferimento, nonché del Governo unanime. La scuola è di tutti, mia, sua e di almeno altri 350’000 ticinesi, ma soprattutto appartiene alla nostra collettività, ragione per la quale deve includere il più possibile tutti i suoi membri.

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