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Difendersi è un diritto!

Assistiamo da mesi al surreale dibattito sull’invio di armi all’Ucraina. Gran parte della comunità internazionale ritiene che sia doveroso sostenere l’Ucraina per difendersi dall’aggressione perpetrata dalla Russia di Putin, unico responsabile di avere aggredito e invaso uno Stato sovrano e indipendente! Sono gli stessi ucraini che vogliono con tutti i mezzi combattere fino alla fine per ricacciare gli invasori dalla loro terra e noi non possiamo negar loro l’aiuto di cui hanno bisogno e particolarmente di armi che permettano loro di difendersi efficacemente. Se non le avessero ottenute, avrebbero comunque combattuto anche a mani nude, e magari avrebbero dovuto soccombere, soggiacere alle pretese territoriali dell’invasore e con ingentissime perdite umane. La strenua resistenza degli ucraini, che è già assurta a difesa eroica e da tutti ammirata, rappresenta uno scudo protettivo anche dei nostri valori personali, di cui fan parte il rispetto della sovranità e libertà dei popoli e delle loro collocazioni geopolitiche. Gli ucraini stanno combattendo anche per noi europei in particolare, per cui ci sentiamo in obbligo di aiutare questo Paese a difendersi efficacemente e con l’eroismo che gli è proprio. Chi lo nega è in malafede, o per partito preso, o magari condividendo, seppur in parte, le motivazioni dell’aggressore. Un popolo ha tutto il diritto di difendere la propria storia e i propri valori di riferimento e d’indipendenza, specie se aggrediti con tanta ferocia. Dobbiamo definitivamente capire che il non inviare armi non corrisponde a "pace" o a "tregua", bensì a "resa incondizionata" e lesiva dei nostri stessi valori. Gloria quindi all’Ucraina e principalmente al suo presidente, il cui eroismo e carisma sono pura espressione e anima dell’intero Paese!

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