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Cadro tra abusi edilizi e deforestazione

Ormai in questo paese, privato qualche anno fa di un’amministrazione comunale, che bene o male faceva il suo dovere, si è persa completamente la bussola e da parte del Comune di Lugano si è giunti a livelli in cui il territorio è ormai stato preso d’assalto dall’abuso edilizio, sempre più costruzioni, in molti casi senza considerare l’area da adibire alla costruzione di posteggi. Tutto ciò in contrasto con molte abitazioni sfitte, con la conseguenza che ormai si è giunti alla quasi totale assenza di posteggi nelle aree trasformate dalla Città di Lugano in zona blu.

Un altro problema gravoso di cui la Città di Lugano si è fatta promotrice dal momento in cui è entrata in possesso di tutta l’area boschiva alle pendici del Monte Boglia è il controllo del territorio boschivo appartenente a privati e al Patriziato di Cadro.

Oggi si assiste a un disboscamento che non ha precedenti, dove in alcune zone il 50-60% degli alberi d’alto fusto sono stati tagliati, perfino in zone ai margini di sentieri dove le piante hanno la funzione di trattenere il terreno ed evitare l’erosione in periodi di forti piogge.

Posso immaginarmi che tutto ciò accada nella completa indifferenza dei privati ma anche e soprattutto dei vari Patriziati, Cadro compreso. È ormai da qualche anno che aziende forestali incaricate dal Municipio di Lugano stanno attuando un brutale disboscamento, con il pretesto della "cura" del bosco. Se pensiamo che fino a qualche decennio fa i boschi venivano puliti in maniera più coscienziosa dal punto di vista ambientale e meno dispendiosa.

Oggi con l’aiuto di mezzi moderni come teleferiche mobili, costruzione di nuove strade forestali e uso indiscriminato di elicotteri, abbiamo toccato il fondo da cui non è più possibile far ritorno.

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