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La Svizzera ha accolto molti rifugiati

Franco Zantonelli scrive su laRegione del 26 febbraio 2022, in prima pagina, un articolo che pare a prima vista la posizione del giornale. Dice, tra l’altro, "La Svizzera politica, allora, gli Ebrei li respingeva a migliaia alle frontiere". Parla anche di attività sottobanco. Parla pure della laurea honoris causa conferita a Mussolini nel 1937.

Zantonelli e Ada Marra non sanno o non vogliono sapere della situazione politica in Europa nel 1937. Nel 1936 la Germania aveva distrutto il trattato di pace stipulato fra Germania, da un lato, e Francia e Gran Bretagna dall’altro. Il trattato stabiliva che la Germania avrebbe eliminato le fabbriche d’armi nella Renania Westfalia e non avrebbe mandato truppe nella zona. Nel 1936 la Germania di Hitler ruppe il trattato di pace, mandò le truppe e affermò che si trattava di uomini di pace, promettendo che avrebbe rispettato il trattato. A capire la realtà delle cose furono gli Svizzeri tanto vituperati da Zantonelli e papa Ratti, Pio Xl, il quale convocò l’ambasciatore francese in Vaticano e affermò che se l’esercito francese fosse entrato nella Renania Westfalia avrebbe reso un gran servizio a tutta l’umanità. Il capo di governo francese, mi pare si chiamasse Léon Blum, che era socialista ed ebreo, dichiarò in Parlamento che non poteva dubitare della parola di un uomo che si era battuto nelle trincee della Prima guerra mondiale. A quel tempo buona parte della nostra industria dipendeva dal ferro e dal carbone che arrivavano dalla Germania. Cosa avrebbe dovuto fare la Svizzera? Chiudere le fabbriche e mandare tante famiglie in miseria? Rispedire a casa loro a fare miseria gli stranieri? Me lo dica signora Marra! La Francia aveva calato le brache, la piccola Svizzera era nella fossa dei leoni, le due potenze forti erano la Germania di Hitler e l’Italia di Mussolini. Nel 1940, quando la Germania aveva sfondato arrivando a Parigi, in pratica padrona di gran parte dell’Europa, la Russia del compagno Stalin alleata di Hitler, la Svizzera non aveva ceduto ai suoi principi.

Legga Zantonelli quanto aveva dichiarato Willi Bretscher, direttore della Nzz nel luglio 1940 al Consiglio di amministrazione della Nzz. Se posso darle un consiglio, signora Marra, lo legga anche lei. Io ho conosciuto nel 1943 due ragazzi ebrei rifugiati in Svizzera. Non sono a casa e non posso far capo ai documenti, ma la Svizzera ha accolto molti rifugiati.

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La laurea honoris causa a Mussolini è una questione che riguarda, innanzitutto, l’Università di Losanna. Che dovrebbe finalmente liberarsi di quella vergogna. Il contesto storico dell’epoca imponeva acquiescenza nei confronti di fascisti e nazisti? Se ho capito bene, secondo il sig. Guerra, in nome della ragion di Stato, bisognava far finta di niente. Come diceva Don Abbondio nei Promessi Sposi: "Il coraggio, uno se non ce l’ha, mica se lo può dare". Quanto agli ebrei respinti alle frontiere svizzere, tra il ’40 e il ’45, secondo il rapporto Bergier furono oltre 20mila.

Franco Zantonelli

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