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Cure: una testimonianza

Quando la diagnosi del medico ti annuncia la necessità di un ricovero ospedaliero per le cure è inevitabile l’insorgere di situazioni di ansia e di stress. Tanto più se la prospettata degenza prevede un intervento chirurgico con l’eventualità di trascorrere più giorni in ospedale. Purtroppo, è un’esperienza con la quale sono stato confrontato nelle scorse settimane e che, per fortuna, ha avuto un esito più che positivo. Tanto che oggi ho deciso di mettere nero su bianco quanto vissuto nella speranza che ciò possa essere di conforto a chi si prepara ad affrontare un’ospedalizzazione.
Personalmente, sono stato ricoverato per una quindicina di giorni all’Ospedale Regionale La Carità di Locarno. Lì sono stato sottoposto a un intervento chirurgico eseguito dal viceprimario dr. Brunello Mazzola con la sua squadra. Un’esperienza che inizialmente non ha certo mancato di crearmi delle apprensioni, che sono però subito venute meno grazie all’enorme umanità con cui sono stato accudito fin dal primo giorno di ricovero. Oggi mi sento pertanto in dovere di porre l’accento sulla professionalità non solo dell’équipe medica che ha effettuato l’intervento chirurgico e prestato le successive cure, ma di tutto il personale del reparto di chirurgia A dell’Ospedale di Locarno. E a loro aggiungo anche chi è attivo nei servizi della ristorazione, nonché in quelli della gestione tecnico-amministrativa della Carità. Un Ospedale che può contare su del personale motivato, competente, affidabile e soprattutto carico di umanità. Un fattore quest’ultimo di sicuro determinante per contribuire a portare a buon fine l’intervento terapeutico.
Nelle prossime settimane come popolazione avremo la possibilità di esprimere in modo tangibile (con il voto per l’iniziativa sulle cure infermieristiche) la nostra riconoscenza verso queste persone che sono quotidianamente impegnate in quella che non è solo una professione, ma una vera e propria missione. Gli applausi non bastano più, è ora davvero giunto il momento di valorizzare nel giusto modo questo “capitale umano” attivo giorno e notte, sette giorni su sette, durante l’intero anno, in un lavoro svolto a favore della salvaguardia del bene più prezioso che ognuno di noi possiede: la salute. Grazie di esserci.

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