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La pandemia è reale

Non è un’invenzione di virologi, ditte farmaceutiche, politici o poteri occulti. Sono reali i suoi numeri, le statistiche, le previsioni che si confermano. Si naviga a vista, perché non si conosce ancora bene il virus, ma si sa che è “intelligente”, perché per sopravvivere si diffonde velocemente nei nostri organismi, passando da uno all’altro, e permette a chi è contagiato di muoversi a lungo tra i suoi simili, prima di avere sintomi debilitanti. È da questa caratteristica che deriva la limitazione della nostra libertà di movimento, non da fini occulti di chissà chi. È triste osservare l’insofferenza, le tensioni, l’astio che si manifestano in questi giorni anche nella privilegiata Svizzera, la mobilitazione che si fa sempre più estrema contro le misure prese dalle autorità, e che rischia di degenerare in scontri.

Ho potuto incontrare una terza classe della Scuola media di Tesserete, in occasione di una mostra che si tiene all’aperto. Ragazze e ragazzi sono arrivati con le loro mascherine, con naturalezza, hanno prestato attenzione e si sono distratti come sempre, sono intervenuti con grande spontaneità, liberi, stavano vicini per necessità di ascolto ma soprattutto perché erano uniti, erano una classe. Ne ho ammirato la positività e la disciplina. La loro docente mi ha confermato che tutte le allieve e tutti gli allievi della scuola sono molto diligenti con l’uso della mascherina.

Ecco uno scopo cui tendere meritevole di alcuni sacrifici, da parte di noi adulti: comportarci in modo che i nostri bambini e i nostri ragazzi possano crescere frequentando regolarmente le scuole, al riparo da rischi e tensioni. La vaccinazione, con le altre misure di protezione, ma anche, per chi non vuole essere vaccinato, le raccomandazioni sanitarie osservate scrupolosamente, evitando i contatti rischiosi con molte persone, vanno in questa direzione. Mai abbiamo avuto a disposizione tanti strumenti, tante possibilità di comunicazione veloce con gli altri, tanti mezzi per informarci e istruirci, per divertirci, tanti beni materiali. Teniamo presente, per stare bene con noi stessi e con gli altri, con tranquillità di spirito, queste incontrovertibili considerazioni, e proteggiamo i nostri bambini e i nostri giovani, assicurando loro scuola e serenità.

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