Nel corso degli ultimi decenni, la sempre più crescente intensità dei fenomeni migratori e la conseguente creolizzazione delle società moderne, sono diventati argomenti sempre più discussi e al centro dell’attenzione mediatica, sociale e politica. Uno dei temi che, a questo proposito, solleva numerose riflessioni in diversi ambiti disciplinari e che rappresenta una delle implicazioni più rilevanti della migrazione, è l’integrazione.
Per le scienze sociali, l’integrazione fa riferimento all’insieme di processi sociali e culturali che favoriscono la partecipazione e il senso di appartenenza di un individuo all’interno di una società. Partendo da questa definizione, possiamo individuare due delle componenti che giocano un ruolo fondamentale nella riuscita di questo dinamico percorso: l’individuo che approda in una nuova realtà e la società che lo accoglie. In questo senso, l’integrazione viene letta come un rapporto che può essere agevolato od ostacolato nella sua riuscita, attraverso le risorse e le strategie che le due parti mettono in atto in questo incontro.
La barriera: culturale tra occidentali e orientali è data da una sorta di sentimento di superiorità dei primi. In Europa per accettare gli stranieri spesso sembra che gli si richieda di modificare i propri usi e costumi per adeguarsi alla nostra società. Per esempio basti pensare alla questione sorta nell’estate del 2017 in Francia, riguardante una donna musulmana che indossava un burkini in spiaggia. Quest’ultima è stata obbligata dalle forze dell’ordine a spogliarsi usando come pretesto la sicurezza dei bagnanti. In realtà la donna era semplicemente intenta a riposarsi, ma ha provocato un disagio generale solamente poiché il suo abito, per gli occidentali, è simbolo d’oppressione e sottomissione del genere femminile in una religione e cultura prettamente sessista. Questa barriera culturale tra occidentali e orientali è data da una sorta di sentimento di superiorità da parte dei primi, in quanto l’occidentale si sente da sempre in dovere di imporre la propria concezione, ritenendosi migliore tanto da considerarsi il liberatore di una cultura arretrata e inferiore. È per questo motivo che il concetto di integrazione viene travisato e mal interpretato. Anche se ci impegnassimo al massimo per immedesimarci, non potremmo mai comprendere cosa realmente si prova a dover abbandonare le proprie radici e riuscire ad adeguarsi a una società diversa dalla propria. Qualsiasi tipo di integrazione a livello nazionale deve essere fatto a livello locale e le scuole di quartiere giocano un ruolo cruciale nella creazione di un sentimento comune di appartenenza.