laR+ Declinazioni di pensiero

Apprendisti stregoni

(YouTube)

Alla fine di un’era, quando si trova confrontata a novità spaventose e sconvolgenti, l’umanità cerca rifugio nelle favole. Successe nel 18° e nel 19° secolo, quando la prima e la seconda rivoluzione industriale, con l’introduzione delle macchine a vapore prima e dell’elettricità e del petrolio dopo, cambiarono per sempre la società. Per reazione le persone si inventarono il Romanticismo e andarono a nascondersi nella fantasia, nei sentimenti, nel mistero e nella magia. A metà Ottocento spopolavano l’occultismo e lo spiritismo, mentre una ventina d’anni dopo venne fondata la teosofia, madre di tutte le discipline esoteriche.

Anche ora l’umanità si trova in bilico, tra il prima e il dopo di un futuro tecnologico ancora incerto che fa paura. E così spopolano le teorie complottistiche più improbabili, come quella dei terrapiattisti (nata, guarda caso, proprio nell’Inghilterra del 19° secolo). Secondo un’indagine condotta dall’istituto di ricerca Swg nel 2023, il 15% degli italiani pensa che la Terra sia piatta e il 18% che sia dominata dai rettiliani (alieni umanoidi), il 25% è convinto che i vaccini siano uno strumento di controllo di massa e il 29% che lo sbarco sulla Luna non sia mai accaduto. No, gli italiani non sono impazziti, seguono semplicemente il trend mondiale del pensiero magico, come avveniva in passato durante le rivoluzioni industriali. Negli Usa le cose non vanno meglio: secondo lo studio di un'organizzazione no-profit contro la disinformazione citato dal Guardian, nel 2023 il 60% degli americani fra i 13 e i 17 anni e il 49% degli adulti credevano a quattro o più affermazioni cospirazioniste. Come mostra un altro studio del 2022, sono i giovani della generazione Z il maggior gruppo a rischio, visto che il 50% di loro per accedere alle notizie usa i social, mentre solo il 5% legge i quotidiani. E poiché le fake news si propagano proprio tramite i social, che adesso vengono potenziati anche con l’intelligenza artificiale, l’irrazionalità rischia di crescere a dismisura. Già ora ci sono TikToker che sui loro canali mostrano ai follower il rischio rappresentato dai cosiddetti deepfake: foto, video e audio realizzati con l’IA che modificano o ricreano contenuti reali in modo estremamente realistico imitando caratteristiche e movimenti di un volto, un corpo o una voce. Da noi è successo durante le votazioni dello scorso ottobre: Andreas Glarner dell’Udc, che ama prendere di mira Sibel Arslan dei Verdi, ha confezionato un video in cui la politica di origine curda sembrava invitare le persone a votare per l'Udc e a deportare i criminali turchi. Certo, Glarner per lo “scherzo” è stato condannato a pagare una multa, ma ciò non basta. Come potremo controllare in futuro la veridicità delle fonti? Saranno necessarie nuove leggi? Se sì, come verranno applicate?

Nel film Disney Fantasia, un classico certo conosciuto dai più, Topolino apprendista stregone disobbedisce al maestro e crea un fiume che inonda il laboratorio, mostrandoci che un grande potere, se non viene usato con cura, porta grande distruzione.

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