laR+ I dibattiti

Un governo senza rotta né timonieri…

Ho avuto modo di leggere l'editoriale de ‘laRegione’ del 23 dicembre scorso e devo concordare in toto su quanto scritto da Andrea Manna e Jacopo Scarinci poiché questa, purtroppo, è la triste realtà!
Io aggiungerei che per i Comuni la Riforma Fiscale non è buona cosa, anzi, ma Branda non può perdere i voti dei liberali a Bellinzona per cui scalpita ma... si adegua!
Foletti a Lugano stessa minestra: tuoni e fulmini all’inizio ma poi... il prossimo aprile ci sono le Comunali! Ormai siamo un cantone così, diciamo di apallici, di rinvii, di politichese, di gente in Parlamento che non apre bocca per anni, di soloni e di tutti agitati a Teleticino ma poi nel luogo istituzionale più importante e dove si decide, neppure si sentono. La Lega, il Plrt ma anche il Ps...
Certo che se penso ai tempi della mia prima presenza in Gran Consiglio (1995-1999) dove ti dovevi confrontare con i vari John Noseda, Giovanni Orelli, Benito Bernasconi, Argante Righetti, Fulvio Pelli, Carlo Verda, Regazzi... insomma, non c’è paragone!
E se sbagliavi il primo intervento dalla tribuna eri praticamente spacciato per tutta la legislatura. Si vede che mi è andata bene poiché sono stato ancora rieletto due volte. Non è una questione di nostalgia dei tempi, anche, ma oggi in Parlamento di questi “tenori della politica” (indipendentemente dal partito di appartenenza) neppure l’ombra. Per essere corretto e non fare “il solito populista” (...) constato che Dadò e Durisch sono quelli che più portano voce, coraggio e competenza nel dibattito parlamentare, per il resto...
Il Consiglio di Stato allora decideva e proponeva e il Parlamento dibatteva, ma in poche sedute si arrivava a una poiché le idee erano chiare e supportate. Ricordo che non molto tempo fa per il salario minimo (no comment...) il Parlamento e le sue commissioni sono stati in ballo tre anni!!! Ma per piacere. Comunque per tornare al tema io penso che se la gente dovesse votare oggi la fiducia a questo Consiglio di Stato ci sarebbero grosse sorprese e non in positivo. E tanto per tornare sul tema focus di queste ultime settimane, la Riforma Fiscale approvata dalla maggioranza del Parlamento è riuscita nell’intento di scontentare quasi tutti. Ma la battaglia è appena cominciata e siamo solo agli inizi.

Manca una rotta e mancano i timonieri, e chi subisce tutto questo “stato confusionale” lautamente stipendiato, sono evidentemente le classi più deboli e per essere più precisi il ceto medio/basso, e non sono pochi! Seneca: “È durante la tempesta che conosciamo il vero navigatore”. Infatti...

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