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Campo, il vago pascolo va salvaguardato

Mi sembra che la problematica sul “vago pascolo” promossa ad arte nel comune di Campo Vallemaggia sia stata molto ingigantita dai suoi fautori, ossia quella di far credere che alcuni abitanti dell’agglomerato di Campo suggerissero un divieto generale di pascolo del bestiame! Falso, si ribadisce che nessuno vuole esigere un divieto di pascolo degli animali. Sappiamo che il comprensorio del comune di Campo è vasto e comprende principalmente quattro grandi agglomerazioni, Cimalmotto, Campo, Piano di Campo e Niva. Nel comune di Campo vige già da tempo un regolamento che stabilisce all’art. 110 “il vago pascolo è vietato sull’intero territorio comunale ad eccezione dei luoghi e dei periodi stabiliti con ordinanza municipale o stabiliti da leggi particolari”.

Orbene questa “eccezione” purtroppo si protrae da molti anni e tocca principalmente l’agglomerato di Campo, ca. 100 capre con conseguenti disagi sulle strade cantonali, sui sedimi storici, comunali e privati.

La convocazione come presentata “Vago pascolo sì o no?” ha scosso non gli abitanti coinvolti, ma la popolazione residente dei vicini agglomerati e numerosi allevatori delle valli limitrofe. Da quanto leggiamo nell’ultimo articolo avanzato dalla Regione, se ne trae un subdolo “scenario”, la causa di malattie, i danni e disagi di cervi e caprioli, lo scopo turistico e perfino la carenza di pascoli! Ci domandiamo, pertanto, come si comportano gli allevatori di caprini di tutto il Ticino nel rispetto delle loro regole comunali! “Il Lupo ci ha messo lo zampino”, purtroppo la storia si ripete, sappiamo che gli allevatori sono confrontati con questo problema e chiaramente dispiace. Non per questo stato di cose però si può pregiudicare una corretta regolamentazione del vago pascolo delle greggi di capre sui sedimi privati e del Comune. Riguardo ai selvatici, cervi, caprioli ecc., troppo facile prendersela con loro, animali selvatici che in generale attraversano occasionalmente e solo di notte gli agglomerati, mentre le capre, gestite dall’uomo, circolano senza controllo tutti i giorni dal mattino alla sera ma soprattutto nell’agglomerato di Campo. A titolo d’esempio, dall’autunno di quest’anno e nel rispetto del regolamento comunale, le capre si trovano al pascolo nel comprensorio di Niva (all’Ovi di Niva). Pertanto non crediamo minimamente che le capre al pascolo attuale soffrano di carestia perché non sono d’istanza nell’agglomerato di Campo. L’Ovi di Niva è zona più bassa e fuori dall’abitato, risulta pertanto molto meno contaminata da auto, strade, abitazioni e cani domestici e dove il gregge può trovare chiaramente l’essenziale molto più ecologico e consono per nutrirsi e poter pascolare in pace. Quando scende la prima neve, rientrano nella loro stalla a Campo per essere foraggiate nel rispetto delle usuali normative federali. Quindi non è il contesto “Vago pascolo sì o no?” ad essere in causa, ma è solo una questione di volontà e responsabilità da parte dei responsabili del Comune assieme all’unico gestore di capre nel comprensorio riuscire a trovare la giusta premessa per una corretta regolamentazione del pascolo delle greggi e che vada bene per tutti. Precisiamo che molti Comuni, considerando i disagi che questi animali creano con il loro comportamento, hanno semplicemente deciso di meglio regolamentarlo.

Pertanto si spera che anche il Comune di Campo Vallemaggia, prendendo esempio da altri Comuni possa, sulla base del loro regolamento adeguare il proprio. Altrimenti saremo costretti come privati a valutare una realizzazione di recinzioni fisse onde evitare altri disagi e proteggere i nostri beni.

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