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La post-verità nella propaganda preelettorale

L’ansia preelettorale può giocare brutti scherzi alla ragione anche del più navigato dei politici, ma travisare di sana pianta la realtà come nello scritto della Signora Natalia Ferrara, pubblicato sul CdT del 13.9.2023, significa diffondere informazioni false a fini politici.

In relazione al corteo di Chiasso a favore dei migranti, la Signora ci definisce “(…) molinari che marciano a favore dei migranti – poco importa se non si comportano bene o violano la legge – (…)”.

Come sempre i fatti sono più complicati del reale. A marciare nel corteo di Chiasso non c’erano solo i molinari, ma anche altri rappresentanti della società civile: Collettivo R-Esistiamo; Mendrisiotto Regione Aperta; volontari di Rebbio; Stop all’Ignoranza di massa e Soa Il Molino. Conosciamo l’avversione e il disprezzo che parte della politica nutre nei confronti del popolo dei molinari, basta ricordare la decisione del Municipio di Lugano (sostenuta dai rappresentanti di Plr, Lega e Ppd) di abbattere illegalmente la sede dell’Ex Macello. Ma vedere sempre e solo i molinari in qualsiasi manifestazione di dissenso politico-sociale, potrebbe essere una forma di pensiero ossessivo più consono alla psichiatria che non alla politica.

Ma torniamo a Chiasso. Il nostro sostegno ai migranti è a favore di migliori condizioni di vita all’interno dei Centri federali d’Asilo e per la realizzazione di progetti d’integrazione sociale territoriale. Non è pensabile gestire 600 persone rinchiudendole, per la maggior parte del tempo di permanenza, fra le mura di tre istituzioni, nella promiscuità e in un contesto abitativo inadeguato.

È falso scrivere “(…) che non ci importa se non si comportano bene o violano la legge (…)”. Riteniamo che i problemi legati all’ordine pubblico devono essere affrontati dalle istituzioni preposte nell’ambito delle normative vigenti, senza ricorrere a leggi speciali o all’emergenza. Ma non si può affrontare il problema migranti solo in termini di ordine pubblico senza considerare i bisogni d’accoglienza e d’integrazione sociale.

Lo straniero non lo consideriamo un “(…) ospite sacro (…)”, ma un essere umano la cui dignità va rispettata e protetta. Non è un pensiero liberale, ma un principio sancito nella nostra Costituzione.

Natalia Ferrara si dice “(…) persuasa dell’importanza di eleggere a Berna chi fa politica con responsabilità piuttosto che mera propaganda (…)”.

Prendiamo alla lettera il suo auspicio: a Berna, per evitare di nuocere al paese, eleggiamo chi si attiene alla realtà dei fatti.

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