laR+ Votazione 18 giugno

Sbadati sin dal titolo

“Salviamo la Svizzera come LUNGO di lavoro”: si apre così il volantino contrario alla Legge “inutile e dannosa” sulla protezione del clima, finito l’altro giorno nella mia cassetta delle lettere. Lo firma un sedicente – e anonimo – comitato con sede a Stäfa. Si può certo incorrere in un errore, che balza subito agli occhi. Altrettanto rilevanti sono tuttavia anche le frottole che il volantino ci propina. “Guidare un’auto sarà possibile solo per i ricchi” (a Stäfa si son dimenticati di aggiungere “che però non entreranno nel Regno dei Cieli”). “In inverno congeleremo”: brrr, sento già qualche fremito! “Distrugge la natura e il paesaggio”, uella! Vogliamo “copiare ogni assurdità dei tedeschi?” (in Germania si dirà addio al nucleare, ndr): non credo ci sia pericolo, visto che – più o meno – abbiamo resistito alle sinistre lusinghe dei nazi. Poi, leggendo che saremo “minacciati da interruzioni di corrente”, vien da pensare che il Comitato sia sponsorizzato dai produttori di generatori domestici d’elettricità. L’acme si raggiunge denunciando che “tutto questo accade perché l’allarmismo va avanti da anni, soprattutto ad opera di miliardari americani (honduregni, guatemaltechi, venezuelani? Oppure è un poco velato attacco al povero Bill Gates?) che traggono enormi profitti dalla paura”. Senti chi parla/scrive! Forse che le infondatissime minacce del volantino dovrebbero allora tranquillizzarci? “Gli scienziati più accreditati ritengono che “la (?) CO2 abbia un effetto difficilmente misurabile”: ma tu guarda che pistola il Premio Nobel della Fisica Giorgio Parisi, il quale si è permesso di sottolineare che tra gli studiosi chinatisi sul problema del surriscaldamento e che contestano il nesso tra cambiamento climatico e attività umane “Sono solo l’1%”.

Peccato che il Guinness dei primati non contempli la sezione “Chi la spara più grossa in poche righe”: gli amici di Stäfa starebbero sicuramente in pole position! Se queste sono le farneticanti osservazioni dei contrari, nessun dubbio nel votare Sì alla nuova Legge il prossimo 18 giugno.

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