I dibattiti

La Mendrisio di domani

In un contesto non semplice emergono grandi opere e piccole attenzioni quotidiane. La Città andrà costruita su valori condivisi e non su opportunismi

Giovanni Poloni
(Ti-Press)

Il nuovo anno si è iniziato all’insegna della ritrovata normalità. Una normalità sanitaria, istituzionale e anche politico-partitica con la riattivazione di prevedibili ruggini. Ciò che importa, in verità, è la capacità di ascolto delle aspettative e del sentire dei cittadini e delle cittadine di Mendrisio, con uno sguardo attento e concreto al futuro della nostra città. Proprio negli scorsi giorni, con i volontari attivi nelle manifestazioni carnascialesche, si poteva percepire un’energia positiva.

Malgrado un contesto non semplice, con notizie quotidiane negative, la popolazione apprezza la volontà di essere trasparenti, concreti e portatori sani di valori genuini di attaccamento al territorio. Nel concreto, la popolazione non si aspetta più solo la realizzazione di grandi opere, ma piccole attenzioni quotidiane: l’entusiasmo nei confronti del progetto del Parco del Laveggio ne è l’evidenza. Nel corso del 2023 lungo il fiume saranno realizzati nuovi sentieri per percorrere aree oggi inaccessibili, un percorso didattico, zone d’ombra, panchine e segnaletica. Tutto per consegnare un’area verde di qualità per lo svago agli abitanti del Distretto.

Il Parco di Villa Argentina è pure diventato realtà, ed è in corso lo studio per renderlo davvero bene di tutti.
Non scordiamoci nemmeno dei progetti sociali, per l’inclusione, soprattutto dei più fragili, degli anziani soli e di chi un aiuto vero l’ha bisogno. Vi sono importanti progetti in corso, con partner credibili, che vogliono insediarsi a Mendrisio.

Non dimentichiamoci nemmeno della Filanda, un progetto invidiato e gestito bene dall’Esecutivo, sebbene fu al centro di una partenza poco felice con una stima dei costi di ristrutturazione errata. Il Municipio di allora fece infatti approvare il progetto di ristrutturazione indicandone un costo di 4 milioni di franchi che a consuntivo furono tre volte tanto. Dagli errori si impara e oggi vi è totale trasparenza sui costi dei progetti con il Consiglio comunale che vota i crediti sulla base di cifre credibili e realistiche, essendo partecipe dei progetti.

Usciamo da due anni di pandemia che hanno cambiato le percezioni dei cittadini, facendo perdere le sicurezze acquisite. Il Comune ha messo a disposizione personale, strutture e la rete per alleviare le sofferenze e gestire l’organizzazione del Mercato Coperto. E come si fa a non citare il nostro Corpo Pompieri, costituito da numerosi volontari che oltre alla loro professione dedicano la loro vita familiare a proteggerci e a intervenire, spesso in maniera silenziosa e senza luci blu accese. La Sicurezza è un bene fondamentale, e screditarne il funzionamento, oltre a essere scorretto, mette a rischio il bene di tutti.

Crediamo in una città libera e accogliente in cui tutti possano esprimere le proprie opinioni nel rispetto delle Istituzioni. Ci sono ancora tanti aspetti da migliorare, perché tutto è sempre perfettibile. Il bene della democrazia è il confronto sulle idee. La Mendrisio di domani deve essere costruita su valori basilari condivisi e non sugli opportunismi, siano essi personali o partitici.

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