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La sostenibilità nella Legge della scuola

(Ti-Press)

Durante l’ultima sessione parlamentare ho depositato, unitamente alla collega Ermotti Lepori e ai colleghi Pini e Polli (Plr), una proposta di modifica di legge in merito al tema della sostenibilità ambientale. È doveroso precisare che oggi, questa importante tematica, è prevista all’interno della scuola in quanto codificata dal piano di studio rivisto negli anni scorsi e che è stato ulteriormente rinforzato ancora recentemente. Ci si potrebbe quindi chiedere, legittimamente, il motivo per il quale abbiamo chiesto di modificare una legge per prevedere qualcosa che sostanzialmente è già insegnato nella scuola. La risposta è semplice: la modifica legislativa vuole rispondere in modo chiaro e fermo alla necessità di ancorare nella Legge della scuola, aggiungendo un capoverso al capitolo "Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia", ciò che prevede l’attuale piano di studio, confermando la necessità di insistere nella formazione dei giovani per quanto concerne la tematica della sostenibilità ambientale. Una moderna Legge sulla scuola non può non contenere un articolo che citi espressamente l’importanza dell’educazione e sensibilizzazione al tema ambientale.

L’eventuale approvazione da parte del Parlamento andrebbe a confermare che questa tematica merita a tutti gli effetti lo spazio che necessita e scongiurerebbe che un eventuale cambiamento della sensibilità politica su questa tematica possa andare a cancellare, senza troppe difficoltà, il percorso intrapreso sul tema della sostenibilità, anche nel mondo della scuola.

La sostenibilità ambientale richiede il raggiungimento dei seguenti obiettivi per il benessere della comunità: economia circolare, risparmio energetico e delle risorse, transizione energetica verso forme di energia rinnovabile e rispettose dell’ambiente.

Il raggiungimento degli obiettivi suddetti presuppone l’impegno responsabile da parte di tutta la cittadinanza per cui è necessario, come avviene, continuare a sensibilizzare, educare e formare cittadini e cittadine fin dalla più giovane età.

Il piano di legislatura 2019-2023, che si ispira, fra l’altro, a tre grandi assi valoriali: innovazione, sostenibilità, equità, prevede negli obiettivi 11-15 la valorizzazione delle risorse naturali e della transizione verso una società al 100% rinnovabile in termini energetici. Non si tratta quindi di inserire un articolo di legge ideologico o forzato sul tema dell’ambiente e rivolto alle giovani generazioni, ma di dare continuità legislativa, nel campo della scuola, a quanto già deciso a livello federale e cantonale sul tema della tutela ambientale e ampiamente condiviso dalle forze politiche.

Sono quindi convinto che l’inserimento di uno specifico articolo all’interno della Legge della scuola, grazie al sigillo del voto parlamentare, non sia ridondante, ma che possa mettere al riparo da cambi di rotta imprevedibili l’importante lavoro che si sta facendo per aumentare nella popolazione la giusta attenzione alla sostenibilità ambientale. Ognuno deve fare la propria parte nel rispetto dell’ambiente ed è quindi importante che anche le nuove generazioni ne siano protagoniste attraverso un’educazione pragmatica, scientifica e oggettiva in tutti gli ordini di scuola.

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