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Ci vogliono riforme al passo coi tempi

Quando mi chino su proposte di riforma come quella sull’Avs, per la quale a breve saremo chiamati alle urne, mi chiedo se a Berna tengano i politici chiusi a Palazzo senza permettergli un contatto con la realtà. Una realtà in cui le metodologie di lavoro sono in continuo cambiamento, sempre più robotizzate e con una progressiva diminuzione dei posti di lavoro. Una realtà in cui il trend della disoccupazione e dell’assistenza non diminuisce, ma che, anzi, nelle fasce giovanili subisce crescite preoccupanti. Una realtà in cui se dopo i 50 anni vieni licenziato difficilmente trovi un altro impiego e molto probabilmente devi arrivare fino alla pensione grazie ad aiuti sociali. Una realtà in cui la parità di genere è tutt’altro che raggiunta, in cui le donne guadagnano in media il 19% in meno rispetto ai propri colleghi uomini, in cui la conciliabilità tra famiglia e lavoro è ancora un privilegio di pochi e in cui il tasso di povertà femminile è maggiore rispetto a quello maschile. Ovviamente non tengono i politici rinchiusi ma il problema è che ci sono altri interessi in gioco, quelli dei soliti pochi che da questa riforma non hanno nulla da perdere, che però temono le alternative. Alternative che sarebbero veramente utili per salvaguardare questa importante assicurazione sociale, grazie a una seria redistribuzione dei grossi capitali. Da chi ci rappresenta a Berna mi aspetto riforme al passo coi tempi e che tengano conto dei veri interessi della popolazione. Il 25 settembre voterò quindi No alla riforma Avs 21, una riforma che pesa non solo sulle spalle delle donne ma su quelle di tutta la società.

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