I dibattiti

Villa Favorita, diciotto anni dopo: il nulla

Passeggiata a lago fra Cassarate e Gandria: dov’è finita la visione approvata con la mozione del 2004, si chiedono i copresidenti del Ps di Lugano?

Fa discutere
(Ti-Press)

Lo scorso mese di aprile è stata pubblicata la variante di Piano Regolatore di Lugano, sezione Castagnola e Brè del comparto Villa Favorita, elaborata in risposta alla mozione inoltrata nel 2004 da Martino Rossi (Gruppo Ps). L’obiettivo della mozione era la pubblica fruizione del viale a lago e di parte del parco, come pure il collegamento con via Cortivo; il relativo messaggio era da presentare al Consiglio comunale entro 2 anni. Nel 2014, ne seguì una zona di pianificazione istituita dal Consiglio di Stato condividendo gli intendimenti della mozione, conformi agli obiettivi di Piano direttore ticinese.

A 18 anni dalla mozione, qualcosa si muove, ma non è tutto oro quello che luccica. Finora, il Comune ha elaborato e presentato sei scenari alla Proprietà della Villa, tutti sono stati abbandonati perché quest’ultima non li ha condivisi. Al contrario, senza nostro stupore, la variante di Pr appena elaborata è condivisa dalla Proprietà: infatti, il pregio – che a noi certamente pregio non pare – è che la ‘Promenade’ si sviluppi quasi tutta fuori dal comprensorio del parco di Villa Favorita, su due strade esistenti, lontano dal lago e senza neppure vederlo per gran parte del percorso. Dov’è finita la visione approvata con la mozione del 2004? Il senso di quanto votato dal Consiglio comunale appare completamente ignorato: il Municipio ha disatteso (ancora) il legislativo, non solo trattando questa tematica con inaudita lentezza, ma anche conseguendo un risultato inaccettabile.

L’accessibilità al lago e la libera fruibilità degli spazi adiacenti a scopo ricreativo e turistico vanno a favore della cittadinanza, rientrando nel compito del Municipio di difendere l’interesse dei propri abitanti. Sviluppando il concetto di "passeggiata a lago" nel massimo della sua potenzialità, si permetterebbe a Lugano di riprendersi le proprie rive e godere di una bellezza invidiata da molti. Il Municipio deve permettere alle cittadine e ai cittadini di poter accedere al lago e di percorrere tutta la passeggiata lungo le rive.

Secondo il Municipio l’inserimento di un percorso pubblico nel parco esporrebbe il Comune a pagare elevati indennizzi. Il Municipio, ancora una volta, si trincera dietro all’onerosità di quest’operazione. Tuttavia, il metro di valutazione non può essere (sempre) l’onerosità dei progetti, altrimenti si finisce con compromessi pasticciati. Ci auguriamo quindi che il Municipio abbia la prontezza e la determinazione necessaria per valutare seriamente la strada dell’esproprio. Speriamo solo che non ci vogliano altri 18 anni.

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