I dibattiti

Bellinzona bella da vivere, ma siamo pronti?

La capitale verso il boom: ‘Bisogna lavorare per accogliere, capire quali commerci vogliamo, sostenere i locali per lo svago, pianificare la spesa’

Patrick Rusconi

Finalmente la città di Bellinzona a sei anni dall’aggregazione dà i giusti segnali. Segnali non ancora evidenti, ma se ci si ferma a osservare e a indagare con un pizzico di curiosità troviamo delle risposte alle domande che giornalmente tanti si pongono su questa nuova città. A Bellinzona sono in corso dei cantieri che non si vedevano da molti anni, in alcuni casi non si erano mai visti. Per citarne due, il semisvincolo e il parco fluviale. Per i più critici questi cantieri portano disagi, ma a lungo termine faranno di Bellinzona una città bella da vivere.

Nel futuro avremo il comparto officine rivalorizzato con un mix di abitazioni, tecnologia, svago, verde; un comparto attrattivo a più livelli. A nord della cintura, a Castione sorgerà un nuovo stabilimento Ffs di ultima generazione. L’Irb appena inaugurato e già al massimo della capienza; si parla addirittura di raddoppiarlo, un ulteriore investimento da capogiro.

Il Bellinzonese sta per avviare un momento di sviluppo economico che bisogna cogliere in tutte le sue opportunità. Le chiavi di lettura sono molteplici: commercialmente ci saranno maggiori opportunità, abitazioni con più possibilità di essere affittate, società sportive con più associati, ristoranti e alberghi con più prenotazioni, mezzi pubblici probabilmente più gettonati. Quanto sopra elencato è il risultato della Bellinzona... bella da vivere che sarà attrattiva per molti nuovi cittadini in arrivo: nei prossimi 5 anni vi sarà un boom.

Ma siamo pronti a tutto questo? Solo parzialmente, secondo me. Bisogna lavorare per accogliere. Essere in grado di capire quali commerci vogliamo o mancano, sostenere i locali adibiti allo svago. Temi importanti per la vita sociale giovanile e non solo. E ancora: pianificare bene la lista delle spese comunali, o meglio dare delle giuste priorità.

È un esercizio che sembra difficile da attuare, ma non è impossibile. Per ottenere i giusti risultati bisogna crederci e lavorare tutti assieme. Ci sta anche la critica, ma costruttiva e non distruttiva come capita purtroppo spesso. Bellinzona sta affrontando una fase favorevole: sta a noi cittadini cogliere il momento e agire con positività. Stiamo creando la Belli bella da vivere.