laR+ I dibattiti

Le virtù della democrazia diretta

Il popolo svizzero si è da poco espresso a favore dell’iniziativa “Bambini senza tabacco” con oltre il 55% dei voti favorevoli. Per chi lavora a stretto contatto con i giovani, nella prevenzione e per la promozione della salute, sa che oggi tutto ciò che sembrerebbe ovvio, non lo è affatto, malgrado l’esistenza di numerosi studi basati sull’evidenza scientifica.

Tutti sanno che fumare crea una dipendenza molto subdola e tutti sono d’accordo che i minorenni non dovrebbero fumare. Eppure, la maggior parte dei fumatori inizia prima della maggiore età, molti addirittura nel periodo della scuola dell’obbligo.

C’è un dato che mi preoccupa e non può non interrogarmi, in quanto genitore e professionista, perché quasi un cittadino su due ha votato ‘no’ all’iniziativa.

Votare ‘sì’, mi sembrava cosa scontata, perché quale genitore non desidera proteggere i propri figli dalle malattie o dalla morte? In effetti, il fumo può provocare il cancro e uccidere; lo hanno ampiamente dimostrato gli studi scientifici, il Comitato dell’iniziativa e le numerose organizzazioni di supporto in ambito sanitario e di protezione dei minori. Il messaggio lanciato era chiaro: il ‘sì’ proteggerà i bambini dal tabacco.

Perché allora circa il 45% delle elettrici e degli elettori ha optato per il ‘no’?

La spiegazione potrebbe essere riconducibile alle logiche del vero antagonista di questa campagna, ossia la potente lobby del tabacco. La Svizzera è, infatti, un paradiso per le multinazionali del tabacco, dove Philipp Morris, British American Tobacco e Japan Tobacco International vi hanno trovato domicilio e dove hanno promosso massicciamente i loro prodotti a bambini e giovani incoraggiandoli così fortemente a fumare. Molti studi, tirati in ballo in questa campagna, lo dimostrano.

Con investimenti milionari e alla luce del sole, le multinazionali hanno vigilato affinché il Consiglio federale e il Parlamento giocassero il proprio gioco. Gioco che almeno in questa circostanza è stato vinto dalla democrazia, in una domenica storica in cui il popolo ha chiaramente risposto ‘sì’ alla protezione dalla pubblicità del tabacco rivolta ai bambini e ragazzi. In maniera coerente, i cittadini hanno sottolineato che se tutti sono d’accordo sul fatto che i minorenni non devono poter acquistare prodotti del tabacco, allora è logico impedire che la pubblicità li raggiunga.

Questa iniziativa ha confermato una volta di più l’importanza della democrazia diretta: quale fantastica invenzione! Attraverso un’iniziativa popolare si possono far valere gli interessi di tutti i cittadini, anche di quelli delle fasce più vulnerabili, contro le possenti lobbies e multinazionali, notoriamente non ostili, ma addirittura indifferenti alla democrazia, poiché il loro obiettivo, che risiede nella loro essenza, è quello di creare una società universale dei consumi (in questo caso del tabacco), senza tribù né cittadini, tutti potenziali cattivi clienti, ma costituita solo da quella nuova razza di uomini e donne, ragazzi e ragazze che sono i consumatori. È bene ricordare che gli adulti, genitori, politici, educatori, legislatori ecc., hanno anche questa responsabilità, ossia quella di proteggere ogni bambino da ogni azione che potrebbe nuocere alla sua salute. C’è veramente da fare, e come collettività bisognerà continuare a vigilare e resistere a queste mere logiche economiche, affinché gli interessi superiori e prioritari dei nostri figli vengano rispettati e tutelati.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE