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No alle spese per colossi di parte

Il 13 febbraio, come già saprete, avranno luogo delle nuove votazioni. Una delle tante importanti questioni sulle quali dovremo esprimerci tratta delle misure sui Media. I giovani Udc e pure la mia umile persona, hanno deciso di promuovere un No a tale tema di voto.
I motivi principali sono tre, secondo i quali occorre votare No:
- Ulteriori spese per lo stato in situazione di Pandemia Sars Covid-19.
- L’appoggio dei colossi Svizzeri dei media, i quali non necessitano alcun supporto finanziario.
- Un aiuto a canali che promuovono notizie poco neutrali.
In periodo di pandemia, pare una decisione molto coraggiosa, andare a spendere ulteriori fondi per i media, la votazione è molto simile alla tematica della billag, la quale è stata respinta qualche anno fa. Non abbiamo le risorse necessarie al momento per appoggiare un tale aumento del sostegno finanziario, e come già ripetuto, in pura crisi pandemica.
Sono dell’idea che lo Stato svizzero dovrebbe utilizzare le proprie risorse per ricostruire ciò che è stato distrutto in questi quasi due anni di Covid-19, il sostegno attuale per i media cartacei è più che sufficiente al momento attuale. Inoltre, a chi andrebbero tutti questi soldi? Al grande colosso TX Group (precedentemente conosciuto come Tamedia)? Oppure ai piccoli giornali e piccole stazioni radio che faticano a tenersi in piedi? Sfortunatamente, il popolo non avrà il lusso di decidere a chi andranno i fondi. Semplicemente, se spendere oppure no. TX Group, che ricordiamo, possiede alcuni dei giornali più letti della Svizzera, come “20 minuti”, “der Tages Anzeiger” e "der Bund”. (Due dei tre elencati a pagamento, tra l’altro, con prezzi altro che modesti.)
Andassero questi soldi a grandi aziende, cosa che certamente avverrebbe, verrebbe a galla un ulteriore problema che osservo da parecchi anni. Io, come cittadino svizzero, esigo da media di tale importanza di essere apartitici. Proprio da giornali come 20 minuti, che apparentemente sembrano essere totalmente neutri e sono gratuiti al pubblico, ci si aspetta di ottenere informazioni in maniera totalmente neutra. Per permettere ai cittadini, in particolare con temi concernenti la politica, di formarsi una propria opinione.
Da anni è stata notata questa tendenza a prese di posizione politiche di parte, che spingono gli spettatori/lettori a rielaborare le proprie opinioni, ma non in maniera libera, bensì in maniera spudoratamente manipolativa. Data quest’ultima mia opinione, non credo che i media si meritino questo aumento proposto. In sintesi: io voterò No alle prossime votazioni del 13 febbraio. No a ulteriori spese dello Stato. No al sostegno delle grandi aziende che hanno il monopolio sull’informazione in Svizzera. No al sostegno di canali manipolatori.

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