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Ex Macello la necessità di non abbassare la guardia

Spero proprio non sia detta l’ultima parola sull’inchiesta per la demolizione dell’ex macello da parte delle istituzioni giudiziarie. Confido, in altre parole, che la Camera dei ricorsi penali saprà cogliere le gravi contraddizioni della decisione di abbandono, come pure le forzature messe in atto per far quadrare ciò che quadrare non può. In effetti, pur non conoscendo gli atti di inchiesta, si constata che l’on. Procuratore generale, nelle sue varie interviste, non ha speso alcuna parola sulla plausibilità tecnica della demolizione di uno stabile, recte smontaggio del tetto e di una parete, peraltro a opera di ruspe e non di prudenti carpentieri. Secondariamente non si capisce neppure come la demolizione del tetto, ed eventualmente di una parete di uno stabile, avrebbe dovuto accrescerne la sicurezza. Ma se lo stesso fosse stato pericolante già prima quando, pare, i Molinari erano saliti sul tetto salvo errore in marzo, perché non avviare per tempo una procedura di licenza edilizia per una demolizione dettata da un pericolo per gli occupanti, il quale avrebbe potuto anche giustificare uno sgombero forzato del Centro, visto il pericolo per i Molinari stessi. Insomma quale stato di necessità esimente? Non ne ricorrono i presupposti, soprattutto di urgenza e sussidiarietà, nel senso che vi sarebbero stati ben altri modi, più rispettosi delle persone, delle cose e financo delle procedure.
In realtà la motivazione addotta fa acqua da tutte le parti: impossibile non pensare a una ricostruzione a tavolino per neutralizzare il cosiddetto elemento soggettivo del reato di abuso di potere, vale a dire la consapevolezza e la volontà di fare un atto di forza illecito, per finalità politiche tanto care a una maggioranza irrispettosa dello Stato di diritto e della democrazia. Che dire poi della colpa data ai poliziotti che non si sarebbero capiti? Di pessimo gusto, oltre che offensivo verso le forze dell’ordine.
Di Polizia quella sera ce n’era così tanta che le ruspe non sarebbero state necessarie. In effetti essa avrebbe potuto garantire la non accessibilità allo stabile, almeno per quella notte, in attesa di decisioni ponderate e di cui qualcuno, magari, si assumesse la responsabilità.
Roba da repubblica delle banane. Da toglierti il sonno.

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