La replica a Maghetti

I grossi problemi dell'avvocato

Matteo Cheda risponde all'avvocato Maghetti che sabato ha scritto dalle nostre colonne una lettera aperta al Consiglio federale

30 marzo 2020
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Nel 2008 Luca Maghetti ha smesso di fare il procuratore pubblico alle dipendenze del canton Ticino e si è messo in proprio come avvocato. Nel 2010 è diventato presidente del Partito liberale radicale di Mendrisio. E sabato scorso su laRegione ha scritto una lettera al governo svizzero. Per far fronte all’emergenza Coronavirus, riceverà dallo Stato fr. 4’300.- al mese. «E qui nascono grossi problemi» scrive l’avvocato «ritenuto come il mio fabbisogno mensile, pur volendolo ridurre all’osso, è circa il doppio». Sui prestiti senza interessi garantiti dallo Stato, l’avvocato Maghetti scrive al governo «non riesco a trovare dove stia il vostro aiuto». Infatti «di solito quando si parla di aiuto si pensa ad un importo a fondo perso». Il 54enne dunque spiega che rinuncia al prestito e durante la crisi userà i suoi risparmi che dovevano servirgli per la pensione. E conclude: «Solo aiuti a fondo perso saranno in grado di mantenere la fiducia dei soggetti necessaria al buon funzionamento dell’economia».  

Vorrei chiedere un paio di cose ai vari “avvocati Maghetti” del Partito liberale radicale con fabbisogno di oltre fr. 8’000.- mensili, che ora si aspettano un aiuto dai contribuenti. I soldi che dovremmo spendere oggi per aiutarvi “a fondo perso” domani dovranno essere pagati con le imposte. Probabilmente con l’ennesimo aumento dell’Iva che, grazie ai voti del vostro partito, pesa soprattutto sui redditi medi e bassi. Avete una soluzione migliore?
Secondo il Partito liberale radicale, le nostre imposte dovrebbero servire ad aiutare solo chi è rimasto senza soldi oppure adesso sono i poveri che devono aiutare i ricchi? Oppure improvvisamente il vostro partito vuole aumentare le imposte a chi sta ancora meglio dell’avvocato Maghetti, cosa che finora vi siete rifiutati di fare?
Grazie, cari avvocati, per spiegarci a chi in futuro dovremmo portare via i soldi per aiutare oggi chi ha un fabbisogno “ridotto all’osso” di oltre fr. 8’000.- al mese. Grazie per garantirci già sin d’ora che chi sta peggio di voi domani non dovrà pagare di più il cibo, i vestiti e gli altri beni essenziali soggetti all’Iva. E grazie per dirci che oggi dovremmo cominciare ad aiutare chi ha un fabbisogno “ridotto all’osso” inferiore a fr. 8’000.- al mese, ovvero chi ha problemi più grossi dell’ex procuratore pubblico.

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