Lugano

Il Civico è troppo importante, nessun passo indietro!

La pandemia di Covid ci ha colti impreparati e dopo un anno non siamo ancora fuori! La crisi sanitaria ha colpito tutti, non solo i nostri anziani. Accanto a risvolti positivi, finalmente in Ticino pubblico e privato sono riusciti a collaborare, ha messo in evidenza alcune importanti criticità del nostro sistema sanitario a livello di personale e di strutture, che ha costretto gli ospedali a rinviare interventi urgenti a causa del rischio di contrarre il Virus. Già per questo motivo preoccupa la recente decisione dell'Eoc di sospendere il progetto d’ampliamento dell’ospedale Civico. Ma un ulteriore motivo di apprensione è legato alle ripercussioni di una simile decisione sul settore della costruzione che è stato molto toccato dalla pandemia e che interessa molti ambiti di attività: progettisti, imprese, artigiani, fornitori, ecc. Il progetto di ampliamento di ca. 200 milioni di franchi, si trova in uno stato avanzato con i primi appalti previsti tra pochi mesi. È in questi momenti che bisogna avere coraggio, gli investimenti necessari - per restare a Lugano anche il Pse - non devono essere fermati, per il loro valore aggiunto e anche per la loro importante funzione anticiclica per le aziende e i relativi posti di lavoro. Le preoccupazioni dell’EOC non appaiono sufficienti per giustificare la decisione di bloccare un investimento programmato da tempo. In considerazione del recente preavviso favorevole della Commissione della gestione del Gran Consiglio al credito di 16 milioni di franchi per l’acquisto dei terreni in zona Saleggina a Bellinzona sorge il dubbio che si voglia realizzare l’ospedale cantonale nel Bellinzonese, marginalizzando Lugano.
Non commettiamo errori, il Civico è troppo importante, fare un passo indietro adesso significa indebolire la Sanità ticinese!

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