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Lugano può ancora crescere

(tipress)

Di recente sono state pubblicate le statistiche riguardanti la popolazione luganese. Nel 2022 è proseguita la crescita del numero di abitanti, al 31 dicembre la popolazione contava 67’797 unità (+1’211, pari all’1,8%), 6’916 arrivi, 479 nascite e 5’505 partenze. Lugano quindi cresce e soprattutto può crescere ancora. Ma lo potrà fare solo se la politica offrirà le condizioni quadro favorevoli allo sviluppo della città e se imprese e imprenditori investiranno sul territorio. Una città per essere attrattiva deve offrire una buona qualità della vita, spazi verdi e di incontro, sicurezza, offerta culturale, posti di lavoro, servizi e abitazioni accessibili a tutti. Nonostante Lugano disponga di oltre 75 km2 di territorio, di cui il 70% ricoperto da verde e boschi, gli spazi per costruire nel centro sono sempre meno (a costo di non voler sacrificare altro verde) e deficita nella offerta di alloggi accessibili. Le poche iniziative di cooperative di abitazione non sono sufficienti a soddisfare la richiesta. È importante quindi che ora Lugano, soprattutto nella sua piana e nelle zone densamente edificate, possa iniziare a crescere in altezza senza più consumare il suo territorio. Questo lo si potrebbe realizzare con delle doverose premesse. La prima, accordare di salire di qualche piano a patto di utilizzare meno terreno e cederne una parte a scopo di verde pubblico. La seconda consentire uno sfruttamento maggiore in altezza in cambio di destinare almeno 2 piani della nuova costruzione ad appartamenti con pigioni moderate o spazi per associazioni locali. Questa soluzione permetterebbe di proseguire con successo la partnership pubblico/privato, portando vantaggi per tutte le parti coinvolte e assicurerebbe, finalmente, un aumento della offerta di alloggi accessibili per la popolazione che non è più in grado di sostenere gli alti costi della città. Il rinnovamento del parco immobiliare della città si tramuterebbe anche in una opportunità per la creazione di nuovi posti di lavoro e la messa in opera dei nuovi standard di costruzione ecosostenibile (compatibili con la Strategia energetica 2050). Molti recenti studi (e come già delineavano Le Corbusier e Pierre Jeannert nel breve manifesto intitolato “I cinque punti di una nuova architettura”) sono arrivati alle conclusioni che il verde negli edifici (es. giardini pensili e bosco verticale) riduce l’inquinamento presente nell’aria fino a un 20%, il livello dei rumori fino a 10 decibel e diminuisce l’effetto “isola di calore” presente nelle aree urbane. Ricoprire un edificio con della vegetazione permette anche un risparmio di energia. Questa proposta sosterrebbe inoltre il settore immobiliare ed edilizio, importante non solo per la città ma per il Cantone tutto (9,4% Pil nazionale). La città può ancora crescere e lo sviluppo verticale abbinato alla green economy è una grande occasione per il futuro di Lugano.

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