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Liberi di disegnare la formazione del futuro

Mettere una lente di ingrandimento su un tema nazionale come la formazione professionale, tema che rappresenta un’eccellenza nel contesto mondiale, è un esercizio impegnativo. Tuttavia, contribuire con elementi concreti al superamento delle criticità che potrebbero aprirsi nel prossimo futuro, è un’azione necessaria da politico e padre di famiglia. In Svizzera due terzi dei giovani scelgono una formazione professionale tra le 245 professioni disponibili. Il sistema duale, vanto del modello, consente di consolidare la pratica direttamente sul campo affiancando una competente e attenta formazione teorica generale che apre a numerose opportunità di carriera e di sviluppo professionale.

L’allineamento del sistema formativo al mercato del lavoro rende i titoli derivanti da questi percorsi di particolare successo dal punto di vista della collocabilità, tenendo i tassi di disoccupazione giovanile a livelli interessanti per rapporto ai Paesi industrializzati. Altro elemento di particolare positività è riscontrabile nel “plus valore” generato dall’attuale formazione professionale. Il giovane acquisisce esperienza lavorativa sul campo e la stessa esperienza è immediatamente spendibile in azienda. Per quanto riguarda l’impresa, la possibilità di formare giovani di valore diventa un’attrattiva di potenziali talenti.

I cambiamenti nazionali e internazionali richiedono però l’apertura di una seria riflessione. Il trend demografico, tecnologia e innovazioni, il rapido cambiamento climatico, l’intelligenza artificiale e altri elementi sono termini ormai noti, meno noti invece sono i possibili effetti futuri nel mondo del lavoro.

L’approfondimento e l’auspicio, dell’imprenditore prestato alla politica e candidato al Nazionale, è quello di introdurre e rafforzare il partenariato tra economia e istituzioni in forma maggiormente proiettata verso il futuro.

Concretamente proporrei l’introduzione di un tavolo di confronto tra imprese e istituzioni al fine di discutere sul pacchetto formativo attualmente composto di 245 professioni, sulla specializzazione in una professione, sul concetto della formazione professionale slegata dal contesto geografico.

È importante istituzionalizzare un confronto sistematico tra imprese e istituzioni preposte, che non si sostituisce a quelli esistenti ma che lavori su scenari futuri per formulare proposte condivise in linea con le esigenze dell’economia del domani. Altresì auspicabile è lo sviluppo di strumenti e metodi di apprendimento innovativi al fine di attualizzare e integrare i processi di formazione pratica e teorica rendendola ancora più efficace. La formazione professionale è un modello di successo di cui dobbiamo essere fieri, in maniera altrettanto lucida si deve però fare uno sforzo per anticipare i cambiamenti in corso che nel giro di poco tempo potrebbero metterlo a rischio.

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