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Violenza domestica legale e istituzionale?

I vari media pubblicano articoli contro la violenza domestica, senza analizzare quella legalizzata e istituzionalizzata contro i figli di separati/divorziati. Per il ns Cod. Civile la custodia può essere concessa in modo alternato tra i genitori, ma l’applicazione del diritto di famiglia resiste a questi cambiamenti legislativi, con motivazioni, solitamente artificiose e strumentali, attribuendo la custodia esclusiva e i cosiddetti "diritti di visita": ai figli viene tolto un genitore (solitamente il papà) in barba al bene degli stessi, e interrotto il rapporto relazionale esistente con il figlio. Il minore subisce una gravissima, incessante e devastante violenza domestica dai giudici che agiscono in nome e per conto dello Stato, rendendolo "figlio orfano di genitore vivo". Questa violenza legalizzata non verrà mai punita, anzi è mantenuta e implementata con ogni mezzo da tutti gli operatori orbitanti attorno ai figli. Una "violenza legale" monetizzata, creante lavoro e indotto economico. Insomma, un circolo vizioso che danneggia psichicamente, spiritualmente e fisicamente i nostri figli. Dinanzi a questo disastro sociale, la sola soluzione per il bene dei figli è che venga realizzata la mozione federale Nr. 22.4000 "Diritto della prole di beneficiare, di regola, della custodia alternata da parte dei propri genitori separati o divorziati" presentata il 26.9.22 dal CN Marco Romano ed elaborata con il Movimento Papageno. Al genitore che boicotta od ostacola la custodia alternata verrà imposta la mediazione obbligatoria. La lite non verrà più fomentata da uno dei genitori, da avvocati litigiosi o altri operatori (incompetenti o in malafede che siano). Il figlio beneficerà dei due genitori anche dopo la separazione; la "fabbrica dei divorzi" subirà incalcolabili danni economici.

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