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Sempre più cittadini praticano sport

A livello di infrastrutture sportive la Svizzera è un’eccellenza (il Paese è in testa alla classifica europea con una quota del 59%). Ma non è il caso di dormire sugli allori. È vero che vi è una ricca offerta di spazi e infrastrutture, ma è altresì vero che, rispetto agli anni in cui sono stati realizzati la maggior parte degli impianti, il numero di cittadini che pratica con regolarità uno o più sport è aumentato. Secondo lo studio presentato nel 2020 dall’Ufficio federale dello sport Ufspo, per la prima volta dagli anni 70 la percentuale di persone che si definiscono non sportive è scesa nettamente dal 26 al 16 per cento. Buone notizie anche per il nostro cantone: nel confronto nazionale, la Svizzera romanda e il Ticino recuperano infatti terreno: le differenze nell’attività sportiva tra Nord e Sud delle Alpi si sono notevolmente ridotte.
Tuttavia più sportivi richiedono più strutture. Su questo punto l’offerta di spazi pubblici risulta purtroppo insufficiente, con il Ticino indietro rispetto al resto della Svizzera. Le associazioni sportive lamentano la carenza di spazi in particolare nelle ore e nelle giornate "di punta" (in Svizzera il 22 per cento della popolazione è membro attivo in una società sportiva).
Ritengo che la politica debba chinarsi sul problema, facendo anzitutto una radiografia della situazione. Comune per Comune. Tenendo però conto delle nuove tendenze, che vedono i cittadini cimentarsi in più discipline (la media indica ben 4,5 sport diversi per persona attiva) e quali sono le più gettonate. Il cosiddetto "quintetto elvetico": camminate, ciclismo, nuoto, sci e jogging sono piuttosto in alto nella lista degli sport più amati. In aumento negli ultimi 8 anni (sempre secondo lo studio citato) anche gli allenamenti della forza, lo yoga e la danza.

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