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Mi candido perché

Con questo scritto voglio farvi sapere che ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni per il Gran Consiglio ticinese. Questa mia scelta è la logica conseguenza del mio impegno di questi anni portato avanti insieme alle compagne e ai compagni del Partito Socialista. Perché lo faccio? Perché ci credo. Le ingiustizie oggi sono molte e sempre più marcate, così come le differenze tra chi ha tutto e chi ha sempre meno. Credo che il nostro modo di vedere e di interpretare la vita possa e debba essere diverso. Perché non siamo numeri, codici o macchine. Siamo battiti di cuore, respiri sospesi, attimi di pura felicità in mezzo a tanti sacrifici. Credo nelle persone, sì ci credo ancora, in quelle che con fatica e grande dignità tirano avanti per arrivare alla fine del mese. Quelle che conoscono il valore della sconfitta e da essa imparano e ripartono. Credo che sia giusto alzarsi dal letto ogni sabato mattina, con il freddo, con la pioggia o sotto il sole cocente, per raccogliere firme. Perché se non lo facciamo noi, chi lo deve fare? Scelgo di credere nel Partito Socialista, nei suoi ideali che sono anche i miei e i nostri. Non mi pagano per farlo, non mi hanno promesso poltrone o qualche incarico pubblico. Nel Partito e in generale nell’aerea progressista, ho trovato un luogo in cui credere che le cose possano cambiare. Il Ticino è un piccolo Cantone ma con un grande popolo, un popolo con un grande, immenso, cuore. Donne e uomini che lavorano duro e si rimboccano le maniche per provare a realizzare i propri sogni. Perché come mi hanno insegnato le persone ospitate a Casa Astra, un giorno per volta, nel nostro piccolo, tutti possiamo fare la differenza.

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