Il Partido Popular della governatrice uscente, Maria Guardiola, ha vinto le elezioni nella piccola regione dell'Estremadura, al centro-ovest della Spagna, restando tuttavia lontano dalla maggioranza assoluta - fissata a 33 seggi su 65 - cui aspirava per non dipendere dal partito di estrema destra Vox.
Al termine dello scrutinio, il Pp è la forza più votata con 29 seggi, uno in più che nel 2023, mentre il Psoe crollerebbe a 18 seggi rispetto a quelli ottenuti due anni fa in parità con i popolari. Vox raddoppia con 11 deputati, sei in più rispetto ai 5 attuali, mentre Unidas por Estremadura (Podemos) conquista tre seggi, fino a 7 deputati.
Il test elettorale ha segnato il primo voto di castigo per i socialisti, penalizzati da scandali di corruzione e di molestie sessuali, che da mesi assediano il partito del premier Pedro Sanchez. Particolarmente significativo in quella che è stata la loro storica roccaforte per 36 anni. Un voto di censura annunciato per il candidato del Psoe, Miguel Angel Gallardo, indagato per traffico d'influenze per presunte irregolarità per l'assunzione alla Provincia nel 2017 del fratello del premier, David Sanchez.
Ma anche la strategia del Pp di puntare sulla debolezza dei socialisti, contando su un'alta astensione a sinistra, non ha dato i frutti sperati. Maria Guardiola, che aveva rotto l'alleanza con Vox, per le condizioni imposte dal leader Santiago Abascal (rinuncia a Green Deal e a politiche di genere e stretta all'immigrazione), continuerà a dipendere dalla forza ultraconservatrice per governare.
In chiave nazionale, il voto è la prima tappa di una 'maratona' elettorale voluta dal leader del Pp, Alberto Nunez Feijoo, per consolidare un "cambio di ciclo politico" a destra nelle regioni dove governano i popolari con o senza Vox. E forzare così il presidente del governo progressista Pedro Sanchez ad anticipare la fine della legislatura, prevista nel 2027. Il rally elettorale proseguirà in Aragona (8 febbraio), Castiglia e Leon (15 marzo) e a giugno in Andalusia.