Estero

Fallimento di Brandt in Francia con liquidazione giudiziaria e circa 700 posti persi

Tribunale di Nanterre ordina la liquidazione; stabilimento principale vicino a Orléans con 350 dipendenti e concorrenza da prodotti a basso costo

11 dicembre 2025
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"Una terribile notizia": la giustizia francese ha messo oggi in liquidazione giudiziaria la storica azienda attiva nel campo degli elettrodomestici Brandt, uno dei fiori all'occhiello del Made in France. "È una terribile notizia, uno shock e un colpo molto duro all'industria francese", ha dichiarato il presidente della Région Centre-Val-de-Loire, François Bonneau, evocando un "trauma" per la regione da lui diretta e non solo.

Vicino ad Orléans, dove si trova il più importante stabilimento di Brandt, con 350 dipendenti, Bonneau ha incontrato parte dei lavoratori assieme ad altri esponenti locali. "Ci mancavano quattro milioni" per impedire che il marchio scomparisse a beneficio di "prodotti cinesi", ha deplorato da parte sua il presidente di Orléans Métropole, Serge Grouard, criticando "l'assenza di tempo" per convincere le banche a salvare l'azienda.

Dopo l'odierna sentenza del Tribunale per le attività economiche di Nanterre (Tae), alle porte di Parigi, circa 700 dipendenti del secolare produttore francese verranno cancellati. Brandt era da tempo in difficoltà economiche, prima di entrare in stato di crisi a inizio ottobre, ma nessuno credeva davvero al fallimento. "Quando hai un'azienda industriale cara al cuore dei francesi, devi fare di tutto per cercare di mantenerla a casa", dichiarava ieri in Senato il ministro dell'Economia, Roland Lescure. Oggi, lo stesso ministero ha espresso "profonda tristezza" per la liquidazione di questo "fiore all'occhiello" bleu-blanc-rouge.

Brandt sembra dunque destinato a scomparire, come altri tre marchi di elettrodomestici francesi: Vedette, Sauter e De Dietrich. Oltre alle fabbriche nella regione Centre-Val de Loire, il gruppo detiene un centro di assistenza clienti nella regione di Parigi, a Saint-Ouen-L'Aumône (Val-d'Oise), nonché una sede sociale a Rueil-Malmaison (Hauts-de-Seine). Secondo il Gifam (Groupement interprofessionnel des fabricants d'appareils et d'équipements ménagers), il fallimento di Brandt mostra la difficoltà del settore a restare competitivo "dinanzi alla crescita di prodotti fabbricati a basso costo, in particolare, in Cina".