La Procura federale belga ha emesso un mandato di arresto internazionale su un consulente e imprenditore italiano di 60 anni, sospettato di aver agito per conto dell'azienda israeliana di tecnologia militare e difesa Elbit Systems (nota anche alla Confederazione per la commessa dei droni da ricognizione ADS 15), in alcuni importanti contratti stipulati con un'agenzia della NATO finiti sotto inchiesta.
L'indagine sugli appalti NATO coinvolge magistrati e polizia di Belgio, Svizzera, Paesi Bassi, Stati Uniti, Lussemburgo e Romania. Lo riportano Le Soir, La Lettre, Follow the Money e Knack. Il 60enne italiano è ricercato dal 30 settembre per "corruzione attiva e partecipazione a un'organizzazione criminale".
Secondo l'inchiesta congiunta di Le Soir, La Lettre, Follow the Money e Knack, l'italiano avrebbe operato attraverso una rete di società con sedi in Lituania, Stati Uniti, Regno Unito, Grecia e Romania. Già in estate, riportano i quotidiani, secondo quanto emerge da fonti interne la NATO aveva sospeso 15 contratti, di cui 13 affidati a Elbit e alla controllata Orion Advanced Systems, legati a munizioni, cariche propellenti, contromisure e componentistica per apparati aeronautici. Tra i dossier sospesi figura anche una quota del programma da 100 milioni per l'ammodernamento delle navi da pattugliamento della Marina portoghese.
In una nota interna del 31 luglio, la responsabile del programma munizioni della NATO coinvolta, ovvero l'organizzazione NSPA, Céline Danielli, aveva parlato di "gravi accuse" e di "irregolarità nell'assegnazione dei contratti", avvertendo che la strategia di approvvigionamento era diventata "impraticabile".
L'indagine ruota anche attorno a una rete di ex funzionari della NSPA diventati consulenti, accusati di aver sfruttato la loro posizione per facilitare appalti a favore di specifiche aziende. Fra loro figura il belga Guy Moeraert, ex dirigente della NSPA assegnato al programma munizioni, agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico dopo sei mesi di carcere, con accuse che vanno dalla corruzione al riciclaggio. Gli inquirenti cercano di capire se Moeraert abbia collaborato con il 60enne per far ottenere a Elbit contratti per diverse centinaia di milioni di euro.
Nel mirino anche l'imprenditore turco Ismail Terlemez, ex agente della NSPA e oggi CEO della Arca Defense: era stato indagato dall'FBI per un contratto di esplosivi TNT per conto dell'esercito USA e arrestato a Bruxelles il 13 maggio, prima di essere rilasciato a luglio dopo che il Dipartimento di Giustizia USA ha ritirato le accuse.
La vicenda crea forte imbarazzo nelle capitali europee, segnalano i media dell'inchiesta giornalistica, poiché Elbit è fornitore chiave - oltre che della Confederazione per quanto riguarda i droni da ricognizione ADS 15 - in numerosi programmi NATO: dai sistemi di autoprotezione per gli elicotteri olandesi H225M alle contromisure dei C-390, fino alla flotta multinazionale di aerocisterne A330 MRTT. Secondo documenti interni, Elbit rischierebbe di essere inserito nella lista nera dei fornitori vietati della NSPA. Contattata dai quattro media, Elbit Systems afferma di aver avviato "un programma completo di conformità" e di collaborare con la NSPA, mentre la NATO non ha risposto alle richieste.