Estero

Eurocamera esclude il riconoscimento dei territori ucraini occupati come russi

Relazione approvata a Strasburgo (401 sì, 70 no, 90 astenuti): critica l'ambivalenza Usa, chiede garanzie di sicurezza e risarcimenti dai beni russi congelati

27 novembre 2025
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"Nessun territorio occupato sarà mai riconosciuto come russo". È quanto afferma l'Eurocamera nella relazione sul piano di pace per l'Ucraina, approvata questa mattina a Strasburgo con 401 voti a favore, 70 contrari e 90 astenuti.

La relazione inoltre riconosce gli sforzi negoziali degli USA, ma critica "l'ambivalenza di Washington", giudicata "dannosa ai fini di una pace duratura".

"Qualsiasi accordo, affermano gli eurodeputati, non potrà limitare il diritto dell'Ucraina a difendere sovranità e integrità territoriale, né la sua libertà di scegliere le proprie alleanze, senza veti russi".

La risoluzione adottata dal Parlamento esorta l'UE e i suoi Stati membri a mostrare leadership in questo cruciale momento geopolitico e a continuare a collaborare con Washington e altri partner affini, affinché i negoziati per una pace giusta e duratura rispettino il diritto internazionale.

I deputati ribadiscono che una pace sostenibile richiede prima un cessate il fuoco efficace, sostenuto da solide garanzie di sicurezza per Kiev da parte dell'UE e degli Stati Uniti - equivalenti all'articolo 5 della NATO e all'articolo 42.7 dell'UE - per prevenire, dissuadere e contrastare immediatamente qualsiasi nuova aggressione.

Inoltre si afferma che nessun territorio ucraino temporaneamente occupato sarà legalmente riconosciuto dall'UE e dai suoi Stati membri come territorio russo. Sottolineano poi la necessità del coinvolgimento europeo in qualsiasi negoziato di pace, poiché l'esito della guerra in Ucraina avrà un impatto profondo sulla sicurezza europea; ribadiscono che "nulla sull'Ucraina deve essere deciso senza l'Ucraina, e nulla sull'Europa senza l'Europa".

Secondo il testo approvato dall'Eurocamera, l'ambivalenza di Washington sull'Ucraina è dannosa per una pace duratura.

Il Parlamento riconosce gli sforzi dell'amministrazione statunitense per porre fine alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Tuttavia, considera l'ambivalenza politica di Washington nei confronti di Kyiv dannosa all'obiettivo ultimo di raggiungere una pace duratura. I deputati sottolineano inoltre che qualsiasi accordo di pace non deve limitare la capacità dell'Ucraina di difendere la propria sovranità, indipendenza e integrità territoriale. L'Ucraina è libera di scegliere le proprie alleanze politiche e di sicurezza senza che la Russia possa esercitare un potere di veto, affermano.

Sul tema delicatissimo del "prestito di risarcimento" per l'Ucraina basato sui beni russi congelati, nella risoluzione si sottolinea che qualsiasi accordo di pace deve prevedere un pieno risarcimento da parte della Russia per i danni materiali e immateriali causati in Ucraina. I deputati chiedono all'UE e ai suoi Stati membri di adottare e attuare, senza ulteriori ritardi, un "prestito di risarcimento" legalmente e finanziariamente solido per il paese, garantito dai beni russi congelati. Precisano che la sorte e le condizioni di investimento di tali beni non possono essere oggetto di negoziato senza l'UE.

Il Parlamento ribadisce infine che nessuna sanzione dell'UE deve essere revocata prima dell'attuazione di un accordo di pace basato su negoziati. Qualora la Russia rifiutasse di avviare seri colloqui di pace, l'UE dovrebbe imporre ulteriori sanzioni.