L'unica coppia di panda giganti esistente in Francia sta per dare l'addio al suo Paese di adozione per far ritorno in Cina, dopo aver lasciato questa mattina lo zoo di Beauval, nel centro, seguiti dallo sguardo di tanti fan. I due panda, Huan Huan e Yuan Zi, di 17 anni, viaggiano in due casse bianche sulle quali è stato scritto "Bon voyage". A Beauval, restano i due panda nati dalla loro unione, Huanlili et Huandudu.
Prestati gratuitamente da Pechino alla Francia nel 2012, i due panda sono diventati un simbolo anche nel Paese ospitante, dove decine di migliaia di famiglie sono andate appositamente allo zoo di Beauval in questi anni per ammirarle. E dove oggi in molti, con le lacrime agli occhi, li hanno salutati un'ultima volta alla loro partenza.
All'aeroporto di Roissy Charles de Gaulle, un rappresentante del ministro della Transizione ecologica, Mathieu Lefèvre, e un esponente dell'ambasciata cinese a Parigi. Dopo 13 anni in Francia, i due panda sono stati salutati all'aeroporto anche dal personale che li ha avuti in cura e in affidamento a Beauval e che ha voluto essere vicino agli animali fino all'ultimo momento. Con l'aria sempre tranquilla, i panda viaggiano con 180 chili di bambù fresco e diverse taniche piene d'acqua. Il ritorno in Cina, inizialmente previsto per il 2027, è stato anticipato a causa dell'insufficienza renale di cui soffre Huan Huan, la femmina.
Molti di quelli che oggi erano presenti all'addio alla coppia, fuori dallo zoo e all'aeroporto, ricordano il loro arrivo nel 2012, in un aereo speciale sul quale era disegnata la loro immagine. Da quel giorno, sono diventati il simbolo del giardino zoologico di Beauval, che ha accolto - grazie ai panda - due milioni di visitatori, per un fatturato di 113 milioni di euro nel 2023. Ed hanno anche messo al mondo tre piccoli panda, una prima assoluta in Francia: un maschio nato nel 2017 e già ripartito due anni fa per la Cina, e due gemelle, che resteranno a Beauval almeno fino all'inizio del 2027.
In Cina, i due panda sono attesi al Centro di conservazione di Chengdu, nel quadro del programma internazionale di ricerca e di riproduzione dei panda giganti. Specie rara e vulnerabile, gli orsacchiotti dalla testa bianca e con gli occhi circondati da macchie nere, si trovano in libertà soltanto in Cina, dove vengono utilizzati dal governo come strumento di influenza nelle relazioni internazionali. Tanto da aver dato vita alla "diplomazia del panda", sulla base della quale Pechino presta ogni tanto questi animali all'estero per rafforzare i rapporti con certi Paesi.