Il pubblico ministero ritiene insufficienti le prove per accuse di traffico di influenze, corruzione e appropriazione indebita legate a sponsorizzazioni e contratti pubblici
La procura ha chiesto oggi l'archiviazione del caso che vede coinvolta Begoña Gómez, moglie del premier spagnolo Pedro Sánchez, accusata di cinque reati, fra cui presunto traffico di influenze, corruzione e appropriazione indebita.
Secondo il pubblico ministero, non ci sono prove sufficienti per sostenere l'accusa e la "mera relazione coniugale" con il presidente del governo non giustifica di per sé l'avvio di un'inchiesta. La richiesta, citata oggi dai media iberici, fra i quali l'agenzia Efe, è stata presentata dal pubblico ministero al giudice istruttore del caso, Juan Carlos Peinado, nell'udienza convocata dal magistrato per notificare all'accusata la richiesta di rinvio a giudizio davanti a una giuria popolare.
Per la pubblica accusa, non sono emersi elementi concreti per dimostrare che Gómez abbia esercitato una qualche influenza in favore di aziende o persone, come l'imprenditore Juan Carlos Barrabés, aggiudicatario di contratti pubblici. Il caso riguarda anche attività di sponsorizzazione della cattedra universitaria di master, codiretta da Begoña Gómez, all'Università Complutense di Madrid, e l'impiego di un software, che sarebbe stato registrato da Gómez per la sua diffusione gratuita. Ma, secondo la procura, non vi sono "elementi oggettivi" per supportare le accuse di corruzione o anche di malversazione.
Inoltre, non sono stati trovati indizi che suggeriscano che la moglie di Sánchez abbia ricevuto benefici economici illeciti, né che abbia avuto un ruolo determinante nelle vicende legate alla sua assistente alla Moncloa, Cristina Álvarez, e la procura ritiene che non ci siano prove per procedere. Per la pubblica accusa, "non c'è alcun elemento oggettivo" che possa portare ad affermare che Begoña Gómez "abbia offerto la sua influenza ed esercitato efficacemente la sua influenza su terzi". "Né ci sono elementi che consentano di parlare di corruzione, regali, donazioni, remunerazioni o corrispettivi di qualsiasi tipo".
Il giudice istruttore Peinado ha proposto che Begoña Gómez, in caso di rinvio a giudizio, sia processata davanti a una giuria popolare.