Estero

Tentato omicidio di Vidal-Quadras legato alla sua opposizione al regime iraniano

Il giudice spagnolo accusa otto persone, tra cui un coordinatore nascosto in Iran, per l'attentato a Madrid

9 luglio 2025
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Il tentato omicidio del politico spagnolo Alejo Vidal-Quadras, che rimase gravemente ferito per un colpo di pistola al volto in un attentato a Madrid il 9 novembre 2023, fu motivato dal fatto che la vittima è "un punto di riferimento a livello europeo dell'opposizione al regime iraniano": è la tesi indicata dal giudice che ha curato le indagini sul caso, Santiago Pedraz, in una risoluzione che chiede il rinvio a giudizio di otto persone per tale vicenda.

L'agguato sarebbe quindi da interpretare non solo come "vendetta" per il suo sostegno alla "resistenza iraniana", ma anche come "avvertimento al governo spagnolo e all'Unione Europea" in caso dessero "rifugio a movimenti legati a tale resistenza", si legge in un comunicato. Lo stesso Vidal-Quadras, sopravvissuto all'attentato, ha sostenuto fin dai primi momenti la stessa ipotesi.

Il magistrato sostiene che il "coordinatore" dell'attentato fu Sami Bekal, un uomo che attualmente "sarebbe nascosto in Iran". Questa persona sarebbe colui che ha ricevuto da "persone non identificate" l'incarico di organizzare l'uccisione di Vidal-Quadras, per anni esponente del Partito Popolare spagnolo, di cui fu esponente nel Parlamento Europeo dal 1999 al 2014 e poi co-fondatore del partito ultraconservatore Vox.

A sua volta, Bekal avrebbe poi commissionato l'omicidio a Mehrez Ayari, un franco-tunisino identificato come l'autore materiale degli spari al politico spagnolo. Ayari è stato arrestato in Olanda oltre un anno fa ed è stato estradato in Spagna il mese scorso. Oltre a loro, il giudice Pedraz propone di mandare a processo altre sei persone, che avrebbero collaborato all'esecuzione del piano.