Estero

Gestione internazionale degli aiuti nel nord di Gaza

Israele e USA modificano il sistema per evitare appropriazioni di Hamas, coinvolgendo nuove organizzazioni

6 luglio 2025
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Secondo le dichiarazioni di un funzionario israeliano, gli aiuti nel nord della Striscia di Gaza saranno gestiti da organizzazioni umanitarie internazionali. Lo riferisce Times of Israel dopo l'approvazione da parte del gabinetto di sicurezza durante la notte, che ha anche indicato la creazione di aree umanitarie a sud dell'asse Morag, dove il premier Benyamin Netanyahu vuole che si trasferisca l'intera popolazione di Gaza.

Israele e gli Usa ritengono che il sistema precedente di consegna degli aiuti affidato agli organismi internazionali abbia consentito a Hamas di appropriarsi delle merci per rivenderle al mercato nero, lucrando e facendo impennare i prezzi a Gaza, prima e durante la guerra. Per questo motivo è stata istituita la Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) che gestisce la distribuzione nel sud della Striscia. Finora le Nazioni Unite non hanno risposto alla richiesta della Ghf, inviata con una lettera al segretario generale Antonio Guterres, di collaborare nella consegna di aiuti ai civili dell'enclave.

Il vicedirettore esecutivo del Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite, Carl Skau, è stato in Israele la scorsa settimana per incontrare funzionari israeliani. Mercoledì è stato anche a Gaza City per incontrare la popolazione locale e discutere della situazione umanitaria. Skau ha dichiarato che Israele consente al Pam di portare 100 camion di cibo al giorno, accedendo alla parte settentrionale di Gaza attraverso il Corridoio di Netzarim e il valico di Erez.

Erez ha chiuso la scorsa settimana dopo che il Pam ha inviato all'Idf un filmato in cui i suoi camion venivano sequestrati da cittadini armati di Gaza. "Speriamo che venga riaperto perché è il più sicuro. È il Corridoio di Netzarim ad essere molto complicato", ha detto Skau, aggiungendo che se verrà raggiunto un cessate il fuoco a Gaza, il Programma è pronto a far arrivare 500-600 camion a Gaza entro il giorno successivo: "Abbiamo cibo e possiamo mobilitarci in 24 ore", ha spiegato.