Estero

Josep Borrell critica l'UE per la sua debolezza verso Israele

L'ex alto rappresentante UE accusa il governo Netanyahu di intenzioni genocide e critica l'Europa per l'inazione

22 maggio 2025
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"Nella Commissione" europea le decisioni "non sono per unanimità, devono essere accettate dai due terzi dei Paesi. Se l'Europa volesse, avrebbe molta capacità di influire su Israele. La metà delle bombe sganciate su Gaza sono bombe fabbricate in Europa". È quanto ha affermato l'ex alto rappresentante per la politica estera della UE, Josep Borrell, attuale presidente del Barcelona Centre for International Affairs (Cidob) in un'intervista alla spagnola radio Cadena Ser in cui ha denunciato la debolezza dell'UE nell'imporre sanzioni a Israele e ha definito il governo di Benjamin Netanyahu come un esecutivo "con intenzioni genocide".

Nel commentare l'incidente dell'esercito israeliano che ieri ha sparato, a suo dire in aria, su una delegazione diplomatica che visitava Jenin, in Cisgiordania, Borrell ha segnalato che "non è la cosa più grave che accade" nell'offensiva di Israele sulla Striscia di Gaza. "Genocidio è una definizione giuridica che dovrà essere determinata da un tribunale, ma non ho nessun dubbio che ci sia un'intenzione genocida", ha rilevato il presidente di Cidob, precisando che la sua affermazione "deriva da ciò che fanno e dicono i ministri del governo di Netanyahu".

"Ha il governo più religioso e fanatico che ci sia mai stato in Israele. Quando senti quello che dicono e vedi ciò che fanno, non c'è dubbio che ci sia un'intenzione genocida", ha aggiunto Borrell. "Non so se sarà processato" per crimini di guerra, ha anche detto nel riferirsi al presidente del governo israeliano, "ma è una delusione vedere che in Europa qualche Paese lo accoglie con grandi onori", ha concluso.