Estero

Xi Jinping rimuove il generale He Weidong per corruzione

Il presidente cinese intensifica la campagna anticorruzione nell'esercito con la rimozione del vicepresidente della Commissione militare centrale

11 aprile 2025
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Il presidente cinese Xi Jinping ha epurato il generale He Weidong, militare numero due dell'Esercito popolare di liberazione e numero tre nella catena di comando, nell'ambito della sua campagna anticorruzione e nel primo licenziamento di un generale in quel ruolo in 60 anni.

Lo riporta il Financial Times, secondo cui He, il più giovane dei due vicepresidenti della Commissione militare centrale presieduta da Xi come commander-in-chief, è stato rimosso dall'incarico nelle ultime settimane, secondo cinque fonti a conoscenza del dossier. Su He, membro del Politburo del Partito comunista cinese, peserebbero proprio addebiti per corruzione.

La rimozione di He, secondo un'ipotesi circolata da varie settimane soprattutto online e non confermata finora in via ufficiale, sarebbe l'ultima di una lunga serie di ufficiali espulsi da Xi per presunta corruzione, maturata appena sei mesi dopo la sospensione di Miao Hua, uno dei sei alti ufficiali della Commissione militare centrale per "gravi violazioni disciplinari". Anche se l'anzianità di He renderebbe il suo licenziamento molto più grave della vicenda di Miao, che è stata confermata dal ministero della Difesa.

He è risultato assente in più eventi ai quali di solito partecipa un vicepresidente della Commissione: ad esempio non c'era a una recente riunione dell'Ufficio del Politburo sulla diplomazia cinese, a cui ha partecipato anche Zhang Youxia, l'altro vicepresidente della Commissione, il militare di grado più alto delle forze armate.

Neil Thomas, esperto di politica cinese presso l'Asia Society Policy Institute, ha affermato che la caduta di He Weidong sarebbe la prima di un vicepresidente in uniforme dai tempi del generale He Long nel 1967. "Il fatto che Xi possa epurare un vicepresidente dimostra quanto sia serio nel combattere la corruzione nell'esercito", puntando a "trasformare l'Esercito popolare di liberazione in una forza di combattimento efficace oltre i confini della Cina, ma anche in un completo servizio al suo programma interno".

Negli ultimi due anni, il leader cinese ha rimosso i due capi dell'unità d'élite della Forza missilistica, che in parte supervisiona l'arsenale nucleare, nonché un ex ministro della Difesa Wei Fenghe e uno in carica Li Shangfu.

Il Financial Times ha riportato l'anno scorso che anche Dong Jun, attuale ministro della Difesa, era stato licenziato dall'incarico. Ma due persone vicine al dossier hanno affermato che era stato sottoposto a un'indagine iniziale, ma poi scagionato. Dong ha incontrato martedì a Pechino il capo di stato maggiore dell'aeronautica militare pakistana, Zaheer Ahmad Babar, in base a quanto riferito dal ministero della Difesa cinese.