Il vicepresidente del Sud Sudan Riek Machar, da tempo rivale del presidente Salva Kiir, è stato arrestato nella sua residenza a Juba, secondo un comunicato diffuso dal suo partito.
"Condanniamo fermamente le azioni incostituzionali commesse oggi dal Ministro della Difesa e dal Capo della Sicurezza Nazionale, che, accompagnati da più di venti veicoli pesantemente armati, sono entrati con la forza nella residenza del Vice Presidente. Le sue guardie del corpo sono state disarmate ed è stato emesso un mandato di arresto per accuse oscure", si legge nella dichiarazione.
La missione delle Nazioni Unite (Unmiss) ha espresso allarme per la notizia dell'arresto del vicepresidente Machar, invitando tutte le parti a "esercitare moderazione". "Stasera, i leader del Paese sono a un bivio: ricadere in un conflitto esteso o portare il Paese verso la pace, la ripresa e la democrazia nello spirito del consenso raggiunto nel 2018 quando hanno firmato e si sono impegnati a implementare un accordo di pace rivitalizzato", ha affermato il capo della missione Nicholas Haysom.