Estero

La Corte Suprema impone al governo spagnolo di accogliere 1000 minori migranti dalle Canarie

Decisione entro 10 giorni per garantire accesso al sistema nazionale di accoglienza e protezione

26 marzo 2025
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La Corte suprema ha imposto al governo spagnolo di farsi carico di un migliaio di migranti minorenni non accompagnati richiedenti asilo, attualmente a carico dei servizi di protezione minori dell'arcipelago delle Canarie, "entro il termine improrogabile di 10 giorni", perché "sia garantito loro l'accesso e la permanenza nel sistema nazionale di accoglienza e protezione internazionale".

E' quanto segnala un'ordinanza della sezione del contenzioso amministrativo della Corte suprema - di cui ha preso visione l'agenzia di stampa italiana ANSA - che ha concesso la misura cautelare richiesta dall'amministrazione delle Canarie, per alleggerire la situazione di emergenza nell'arcipelago per la permanenza in strutture inadeguate e sovraffollate di circa 5.000 minori migranti.

Nello stesso "improrogabile termine di 10 giorni", l'alta corte chiede di essere informata "sulle misure che saranno adottate in virtù dell'ingiunzione". E segnala che, trascorso tale termine, deciderà "sullo svolgimento di un'udienza pubblica in relazione all'adempimento della misura".

Il tribunale sottolinea che la "misura cautelare positiva" è stata adottata su richiesta del governo delle Canarie, che l'aveva in precedenza sollecitata al governo spagnolo.

Dopo aver analizzato le competenze dell'amministrazione centrale e di quella regionale in materia, "chiaramente concorrenti", la Corte suprema ritiene che nell'attuale situazione, il sistema statale di accoglienza dei minori richiedenti protezione internazionale non sia stato messo a loro disposizione, "nonostante abbiano pieno diritto" di accesso a tale sistema. La cui "implementazione effettiva è imprescindibile per correggere l'attuale situazione di sovraffollamento" in cui questi bambini e adolescenti migranti si trovano, "apertamente incompatibile con l'interesse superiore del minore", segnalano i magistrati.

Nel citare la normativa vigente in Spagna che tutela il "diritto a ricevere prestazioni sociali specifiche" per la soddisfazione di necessità basilari in condizioni degne, la Corte suprema segnala, inoltre, che la gestione del sistema di accoglienza corrisponde alla Segreteria di Stato delle migrazioni.