Indagini in corso su come il leader serbo-bosniaco abbia lasciato il paese per partecipare a eventi internazionali
Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik, nei confronti del quale nei giorni scorsi era stato emesso un ordine di arresto da parte della polizia di frontiera della Bosnia-Erzegovina (BiH), è giunto oggi in visita in Israele, e le autorità di polizia bosniache stanno indagando su come Dodik abbia potuto lasciare indisturbato il paese, recandosi prima in Serbia e successivamente in Israele.
Ieri sera infatti Dodik era a Belgrado dove, accanto al presidente serbo Aleksandar Vucic, ha partecipato in un aeroporto militare della capitale a una cerimonia di commemorazione delle vittime dei bombardamenti della NATO della primavera 1999 sulla Serbia.
Mirko Kupresakovic, direttore della polizia di frontiera della BiH, ha detto che si stanno adottando "tutte le misure e le azioni del caso per stabilire le circostanze e il modo in cui il presidente della Republika Srpska (RS) Milorad Dodik ha attraversato il confine tra la Bosnia-Erzegovina e la Serbia".
Il 17 marzo la polizia di frontiera bosniaca - dopo la richiesta della procura - ha emesso un mandato d'arresto nei confronti del leader serbo-bosniaco, al quale si contesta la mancata risposta alla convocazione da parte della procura, che lo accusa di attentato all'ordine costituzionale.
Analoghi ordini di arresto erano stati emessi a carico di Radovan Viskovic, premier della Republika Srpska, l'entità a maggioranza serba della BiH, e di Nenad Stevandic, capo del parlamento della RS.
L'ordine di arresto riguardava l'intero territorio della Bosnia-Erzegovina ma non l'estero dal momento che non è stata coinvolta l'Interpol con un mandato di cattura internazionale.
A fine febbraio Dodik era stato condannato a un anno di reclusione e a sei di interdizione da ogni attività politica per reiterata disobbedienza alle delibere dell'Alto rappresentante internazionale in Bosnia-Erzegovina Christian Schmidt.
In Israele Dodik ha in programma di partecipare a una conferenza contro l'antisemitismo il 26 e 27 marzo a Gerusalemme e alla quale è prevista la presenza del premier israeliano Benyamin Netanyahu.
"Allo stesso modo di Israele che si difende con ogni mezzo, così la Republika Srpska difende il suo diritto all'esistenza", ha scritto Dodik su X al suo arrivo in Israele. Serbi ed ebrei, ha aggiunto, sono entrambi popoli che hanno tentato di sterminare, ma che sono sopravvissuti. "Per questo ci capiamo, e per questo siamo uniti".