Il premier britannico affronta l'opposizione di Macron per garantire investimenti UE alle industrie militari del Regno Unito
Il premier britannico Keir Starmer sta facendo pressioni affinché le aziende produttrici di armamenti del Regno Unito vengano classificate come "europee" all'interno del programma ReArm Europe annunciato dall'UE, nonostante il divorzio di Londra dall'Unione con la Brexit. È quanto si legge sul "Daily Telegraph" online, che cita una fonte diplomatica di Bruxelles.
Il primo ministro laburista, che ha avviato di recente un incremento accelerato del budget per la difesa e il riarmo nel Regno, vuole infatti che i colossi militari britannici possano beneficiare degli investimenti multimiliardari previsti dal piano, con cui si intendono privilegiare le aziende del continente in base al principio del "buy European".
Ma, sempre secondo il quotidiano filo-Tory, Starmer ha incontrato la ferma opposizione del presidente francese Emmanuel Macron, che invoca invece un trattamento preferenziale solo per i membri dell'Unione, per evitare la concorrenza rappresentata dai produttori d'oltremanica.
In questo modo emergono i primi conflitti d'interesse sia nella partnership fra UE e Regno Unito nel campo della sicurezza e della difesa, sia in quella fra Londra e Parigi, in prima fila per guidare la cosiddetta "coalizione dei volenterosi", con l'obiettivo di organizzare una missione di peacekeeping in Ucraina una volta raggiunto un accordo per la cessazione delle ostilità con la Russia.