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Intossicati dal cibo nelle Rsa: tre morti e 114 intossicati

I tecnici hanno campionato quattro alimenti (passato di carote, verdure, patate e pizza). Situazione ancora non chiara

Ancora dubbi sul cibo contaminato
(Keystone)
13 febbraio 2025
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Diarrea e vomito da domenica scorsa per 114 ospiti di quattro rsa di Firenze sui 173 totali. Tre sono morti, un paio subito il giorno dopo e il terzo oggi. C'è anche un quarto decesso ma la Asl non lo riporta all'intossicazione alimentare su cui ha aperto una indagine epidemiologica.

A dirlo sono le prime conclusioni della Asl Toscana Centro, che ha aperto un'indagine epidemiologica riguardo a un focolaio di gastroenterite partito dal centro di cottura della rsa di Monsavano, a Pelago (Firenze), in Val di Sieve. È una Rsa che fa capo a Sereni Orizzonti spa e il suo centro di cottura serve altre Rsa gestite dalla medesima organizzazione privata, che opera in convenzione con Asl e Regione. Le altre rsa sono la Dicomano, nel medesimo paese, e due a Firenze, la rsa Arcolaio e la rsa Desiderio da Settignano. Due decessi sono stati all'ospedale di Santa Maria Nuova, gli altri due, sembra, a Careggi e Ponte a Niccheri.

L’ipotesi dell’Asl

La Asl ipotizza una sospetta "tossinfezione alimentare" perciò i tecnici hanno campionato quattro alimenti reperibili (passato di carote, verdure, coniglio e patate, pizza) già sottoposti ad analisi microbiologiche. Inoltre ha acquisito documenti e materiali, anche riguardo alle forniture esterne di alimenti alle cucine, come surgelati e prodotti a scadenza. Ad ora, dice sempre la Asl, "sono già state riscontrate alcune criticità tali da motivare l'adozione di un provvedimento di sospensione temporanea dell'attività di produzione pasti". Il centro di cottura a Pelago è stato chiuso.

Perito biologo al lavoro

Sereni Orizzonti spa spiega di aver incaricato per "ogni verifica un perito biologo" e rivendica che "tutte le procedure Haccp sono state correttamente seguite ed il nostro personale, che opera da molto tempo nel centro cottura, è in possesso di tutti i titoli e della formazione necessari". Inoltre "le analisi microbiologiche sulla cucina e sul cibo, da noi svolte un mese fa a Pelago, non avevano rilevato la presenza di alcuna anomalia". Sereni Orizzonti afferma che "gli anziani ricoverati in ospedale sono tutti rientrati nelle nostre residenze toscane" e resta "in attesa di conoscere le effettive cause che allo stato attuale non sono state accertate" per spiegare la gastroenterite. "Abbiamo da subito garantito il massimo supporto e collaborazione a tutte le autorità competenti".

I primi sintomi e le ambulanze

I sintomi sono insorti la serata di domenica 9 febbraio, colpendo anziani in età molto avanzata e con una larga fragilità. Le ambulanze hanno iniziato i trasporti dei casi più gravi ai pronto soccorso degli ospedali fiorentini, dove l'emergenza si è manifestata per prima. Chi ce la faceva è stato curato nelle Rsa dal personale medico e sanitario disponibile. Ma diversi anziani sono stati portati al pronto soccorso. In prevalenza hanno avuto più fortuna nonostante le simili condizioni di fragilità e poi sono stati dimessi.

Ancora tante domande senza risposta

La Asl per conoscere che alimenti avessero ingerito non ha potuto intervistare i pazienti, piegati in due dal dolore e in parte non autosufficienti. Così le informazioni sono state reperite dal personale sanitario e una stima riporta di 114 casi di gastroenterite (diarrea e vomito) su 173 ospiti. La vicenda è in pieno corso. Mentre la Asl procede con la sua indagine epidemiologica, oggi la procura di Firenze ha aperto un fascicolo sul decesso di tre anziani ospiti delle Rsa