Il giorno dopo la dichiarazione di apertura di Volodymyr Zelensky, che per la prima volta si è detto pronto a “negoziati diretti” con Vladimir Putin, il Cremlino risponde non escludendo una trattativa con lo stesso presidente ucraino, anche se continua a definirlo “illegittimo”. Non quindi una conferma di voler trattare direttamente con lui, ma quasi. Nel giudizio sul dialogo con Washington, Mosca lascia invece da parte la prudenza usata finora per dire che i contatti sono in corso “tra singoli dipartimenti, e si sono intensificati di recente”. ANSA/RED