La risposta israeliana di una settimana fa all’attacco missilistico iraniano non ha riportato alcun equilibrio tra i due storici nemici. Al contrario, Teheran continua a minacciare una nuova rappresaglia, già approvata dall’ayatollah Ali Khamenei che ha dato l’ordine alle forze iraniane di “prepararsi” ad attaccare Israele. E lo Stato ebraico, in via precauzionale, ha già innalzato l’allerta. Diverse fonti, sia israeliane che iraniane, concordano che la risposta di Teheran potrebbe avvenire prima del 5 novembre, data delle elezioni americane. E sembra sfumata anche l’ipotesi di arrivare in tempi brevi a un cessate il fuoco in Libano tra Israele e Hezbollah. I caccia dell’Idf hanno continuato a bombardare il Sud di Beirut e il resto del Paese, provocando solo nelle ultime ore oltre 30 morti nella valle della Bekaa e altri 4 nella città costiera di Tiro. A oggi appare pure lontano un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, gli attacchi israeliani notturni sulla Striscia hanno causato almeno 47 morti, per la maggior parte bambini e donne, ha riferito l’agenzia palestinese Wafa. Dieci persone sono state uccise da un raid nel campo profughi di Nuseirat. La situazione nel Nord di Gaza “è apocalittica”, hanno denunciato le agenzia umanitarie dell’Onu. ANSA