Si moltiplicano manifestazioni e raduni che chiedono il voto anticipato e la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas
Si moltiplicano in Israele le proteste contro il governo di Benyamin Netanyahu e per il rilascio degli ostaggi con manifestazioni e raduni previsti nelle principali città del Paese da Tel Aviv e Gerusalemme, da Cesarea ad Haifa. Lo riportano i principali quotidiani nazionali.
A Tel Aviv sono in programma tre raduni dove oltre a richiedere le elezioni anticipate scenderanno in piazza le famiglie degli ostaggi per ribadire le loro richieste al governo. Sabato scorso, le proteste a Tel Aviv si sono concluse presto dopo che la polizia ha ordinato alla folla di disperdersi e in coincidenza con le istruzioni del Comando del Fronte Interno israeliano in vista dell'attacco missilistico iraniano.
Durante le proteste della scorsa settimana, la polizia non ha permesso che venissero accese le torce, per evitare che i manifestanti appiccassero incendi sulla strada. A Cesarea stasera si terrà una protesta per chiedere l'impeachment del primo ministro Netanyahu. Nelle ultime settimane ci sono stati scontri tra polizia e manifestanti vicino alla casa del primo ministro israeliano