italia

Arrestato militante tagiko dell'Isis

Arrivato dall'Olanda, è stato fermato all'aeroporto di Fiumicino, caccia ai suoi contatti italiani

L’uomo in mezzo a due poliziotti
(Youtube)

"L'indagine inizia adesso. Siamo molto curiosi di capire cosa era venuto a fare a Roma". Gli investigatori della Digos di Roma sono al lavoro su Ilkhomi Sayrakhmonzoda, tagiko 32enne "membro attivo dell'Isis", arrestato in mattinata a Fiumicino mentre stava per salire su un treno diretto verso la Capitale.

Le manette sono scattate perché l'uomo era destinatario di una ‘red notice’ dell'Interpol - una richiesta di arresto internazionale - emessa proprio dal Tagikistan, in quanto Sayrakhmonzoda nel 2014 si era arruolato nelle fila dello Stato islamico ed era andato a combattere in Siria. In precedenza era stato arrestato in Belgio. La nazionalità dell'arrestato - in un momento di alta tensione per i conflitti in corso - richiama il gruppo di fuoco che ha colpito alla Crocus Hall di Mosca il 22 marzo scorso; un attentato che è stato rivendicato dall'Isis. Al momento non ci sono però elementi che evidenzierebbero legami con quell'azione.

Paese molto coinvolto

Il Tagikistan è una delle nazioni che fornisce un numero consistente di militanti dell'Isis Khorasan, formazione che conterebbe su cellule dormienti anche in Europa. Quello che si sa è che il tagiko - capelli corti, barba, vestito con jeans, maglietta bianca e sneakers, valigia in mano - è atterrato alle 11.45 a Fiumicino proveniente da Eindhoven, in Olanda, sotto false generalità. Gli agenti della Polizia gli hanno quindi rilevato le impronte che hanno ricondotto alla persona ricercata dall'Interpol su richiesta tagika. I suoi movimenti nello scalo di Fiumicino sono stati monitorati per vedere se era atteso da qualcuno. Ma l'uomo dall'area degli arrivi si è spostato da solo verso il treno che porta a Roma e a quel punto gli agenti sono intervenuti bloccandolo. Gli sono stati sequestrati il cellulare e circa duemila euro in contanti. Roma non era dunque una tappa intermedia, ma la sua destinazione. Non aveva infatti un altro biglietto aereo per ripartire.

Diversi alias

Sayrakhmonzoda è ‘sconosciuto’ alle banche dati delle forze dell'ordine italiane, non ha dunque precedenti sul territorio nazionale. Ha però numerosi alias con nazionalità e date di nascita diverse, in particolare dell'Uzbekistan, del Kirghizistan e dell'Ucraina. Gli investigatori contano ora attraverso l'analisi del telefonino di risalire a eventuali contatti italiani dell'uomo. Già, perché il suo arrivo a Roma apre a interrogativi inquietanti: programmava un'azione? Doveva reclutare qualcuno? C'era una rete che lo attendeva? In questo momento è a disposizione dell'autorità giudiziaria che dovrà valutare la richiesta di estradizione del Tagikistan.

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