Italia

Si ‘pente’ l'ex boss del clan dei Casalesi ‘Sandokan’

Francesco Schiavone, uno degli ultimi irriducibili capi della camorra campana, ha deciso di collaborare con la giustizia dopo 26 anni di carcere duro

Francesco Schiavone al momento dell’arresto
(Ansa)
29 marzo 2024
|

Era uno degli ultimi irriducibili della camorra casalese, custode di importanti segreti, ma dopo 26 anni di prigione, la maggior parte trascorsi in regime del carcere duro, Francesco Schiavone, noto come Sandokan, capo indiscusso del clan dei Casalesi, ha deciso di collaborare con la giustizia. Lo riporta l'edizione cartacea del quotidiano "Cronache di Caserta".

In questi giorni le forze dell'ordine, a quanto si apprende, si sono recate a Casal di Principe per proporre ai parenti del capoclan, tra cui il figlio Ivanhoe, di entrare nel programma di protezione, a conferma della volontà di Sandokan di collaborare con la Dda di Napoli.

Schiavone fu arrestato nel 1998 e condannato all'ergastolo nel maxiprocesso Spartacus e per diversi omicidi; prima di lui hanno deciso di pentirsi il figlio primogenito Nicola, nel 2018, quindi nel 2021 il secondo figlio Walter.

Restano in carcere gli altri figli Emanuele Libero, che uscirà di cella ad agosto prossimo, e Carmine, mentre la moglie di Sandokan, Giuseppina Nappa, non è a Casal di Principe.

La decisione di Sandokan potrebbe anche essere un messaggio a qualcuno a non provare a riorganizzare il clan, un modo per mettere una pietra tombale sulle aspirazioni di altri possibili successori. La collaborazione di Francesco Schiavone potrebbe far luce su alcuni misteri irrisolti, come l'uccisione in Brasile nel 1988 del fondatore del clan Antonio Bardellino, o sugli intrecci tra camorra e politica.

Francesco Bidognetti e Michele Zagaria gli irriducibili

Dopo la notizia della decisione del super boss ‘Sandokan’ di pentirsi, restano per ora irriducibili nella loro volontà di non collaborare con lo Stato l'altro storico capo dei Casalesi Francesco Bidognetti, noto come "Cicciotto e Mezzanotte", in carcere dal 1993, e Michele Zagaria, catturato il 7 dicembre 2011 dopo sedici anni di latitanza. Tra i boss dei Casalesi che hanno deciso di collaborare con la giustizia compare invece Antonio Iovine, "o ninno", arrestato nel 2010 dopo 15 anni di latitanza.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE